Circa 15.500 bambini e giovani migranti sono stati registrati dalle autoritĆ messicane per la migrazione nei primi quattro mesi dellāanno, 130 al giorno, secondo le ultime stime dellāIstituto nazionale per le migrazioni. Questa cifra rappresenta un aumento di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo dellāanno scorsoā. Lo dichiara il direttore generale dellāUnicef, Henrietta Fore, dopo tre giorni di missione in Messico.
Tutela dei minori migranti
āLa maggior parte di questi bambini e giovani provengono da Honduras, Guatemala ed El Salvador,Ā Paesi dove il tasso di omicidi adolescenziali ĆØ tra i piĆ¹ alti al mondoā, osserva Fore. Che evidenzia anche come il Messico accolga da tempo anche i migranti che sono stati rimpatriati dagli Stati Uniti. āSe non si affrontano le cause profonde di questi flussi migratori, ĆØ improbabile che la situazione cambierĆ ā. Nel corso della sua missione, il direttore generale dellāUnicef ha riferito di aver incontrato persone che āaspettavano che la loro domanda di asilo negli Stati Uniti fosse esaminataā, āaltri sono stati arrestati mentre cercavano di entrare negli Stati Unitiā, āaltri ancora hanno vissuto per la maggior parte della loro vita negli Stati Uniti, ma sono stati rimpatriati e ora devono affrontare un futuro incertoā. āOvunque si trovino e qualunque sia la loro storia, questi bambini sono prima di tutto e soprattutto bambini. Hanno bisogno di essere protetti in tutte le fasi del loro viaggio migratorioā, sostiene Fore. Di qui lāappello ai Paesi a āmantenere le famiglie uniteā e a ātrovare alternative alla detenzione dei bambini in base al loro status migratorio, come le famiglie affidatarie o le case famigliaā. āUn approccio di successo per la crisi migratoria in America centrale richiede lāimpegno e il coordinamento di tutti i paesi coinvolti. Solo cosƬ potremo affrontare collettivamente le cause profonde della migrazione, identificare, realizzare e difendere le opportunitĆ future per i bambini e i giovani e difendere i diritti dei bambini che migranoā.
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