Sistematizzare le migliori prassi nell’accesso ai servizi di tutela offerti sul territorio, in funzionale raccordo con gli altri attori operanti nel sistema di asilo, nell’accoglienza e nel percorso di integrazione, nonché con i servizi di assistenza sanitaria e sociale è l’obiettivo dell’accordo di collaborazione siglato ieri da Consiglio nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali e dall’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr). La collaborazione, si legge in un comunicato ripreso dall'AgenSir, ha lo scopo di “contribuire alla qualificazione del sistema di tutela e integrazione per rifugiati e richiedenti asilo con particolare riguardo alle persone portatrici di esigenze specifiche, inclusi minori stranieri non accompagnati, persone vittime di tortura, persone con disagio mentale e altre”. Il protocollo, siglato da Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali, e da Felipe Camargo, rappresentante regionale Unhcr per il Sud Europa, nasce dalla necessità di garantire effettiva protezione a rifugiati e richiedenti asilo attraverso sinergie e mutuo coinvolgimento nelle attività di comune interesse, con particolare attenzione alla promozione del loro ascolto e della loro partecipazione, veicolo indispensabile per l’esercizio dei loro diritti.
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