Spesso per un genitore è estremamente difficile riuscire a stare vicino a un figlio ricoverato. La distanza della propria abitazione dall'ospedale, i costi degli alberghi, tutto si cerca di risolvere pur di non far mancare l'affetto di un padre o di una madre a un bambino. Ma per rendere più agevole la presenza all'Ospedale Bambino Gesù, da oggi c'è la “Casa del papà”, situata in via della Lungara 143/A, e quindi non lontano dalla sede del Gianicolo. La struttura è stata inaugurata mercoledì a Roma dalla presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, e dal Ministro Provinciale della Provincia italiana di S. Francesco dei Frati Minori conventuali, P. Franco Buonamano. “Un figlio ricoverato all’Ospedale Bambino Gesù, a volte per lunghi mesi, può diventare un problema per la gestione ordinaria delle famiglie – spiegano i promotori del progetto – . Spesso papà e mamma sono costretti a dividersi per accompagnare il figlio nella degenza e tutto diventa ancora più complicato se si proviene da fuori Roma, anche dal punto di vista della sostenibilità economica”.
Il progetto – come spiega Il Redattore Sociale – nasce grazie alla comunità parrocchiale di S. Dorotea, in collaborazione con la Comunità francescana di S. Giacomo alla Lungara insieme ai volontari del Vo.Re.Co. (Volontari Regina Coeli) che da molti anni presta attività di sostegno morale e materiale ai detenuti del carcere romano di “Regina Coeli” e alle loro famiglie, oltre che alcuni servizi essenziali ad ex detenuti e persone in difficoltà del territorio. L’inaugurazione è avvenuta dopo un periodo di rodaggio della casa iniziato lo scorso settembre. In questi mesi, sono stati già ospitati oltre 120 papà: il più lontano è arrivato dall’Afghanistan, ma anche da Grecia, Libia, Albania e dal sud Italia
Ci sono 6 posti letto totalmente gratuiti, riservati a chi vive situazioni di maggiore bisogno. I papà ospitati possono consumare la colazione e la cena nel Centro Vo.Re.Co. “Questa casa – spiega la presidente Enoc – costituisce un’altra importante ‘maglia’ della rete di accoglienza che sostiene l’attività dell’ospedale Bambino Gesù con oltre 20 strutture. Grazie al contributo di numerose associazioni di genitori e di volontariato accreditate, oltre 3500 famiglie di piccoli pazienti in difficoltà vengono accolte ogni anno assicurando circa 90mila notti di ospitalità. Una rete di solidarietà e generosità tanto più importante in un momento in cui si moltiplicano le richieste per l’accoglienza a titolo umanitario nelle nostre sedi di bambini di ogni parte del mondo con patologie gravi o traumatizzati dai conflitti che non potrebbero altrimenti essere curati nei Paesi di provenienza”.