C'è una pandemia di banane, il frutto giallo è a rischio estinzione. Il suo killer in questo caso non è n’è l’uomo né il cambiamento climatico, ma un fungo resistente ai pesticidi e all’ingegneria genetica. Conosciuto come la Malattia di Panama, già negli anni ’50 ha inferto un terribile colpo al mercato agroalimentare colpendo e uccidendo le banane della varietà Gros Michel. Pochi giorni fa è arrivato in Colombia, dopo essersi espanso in Medio ed Estremo Oriente, oceano Pacifico e costa orientale dell’Africa. Non è pericoloso per l’uomo, ma letale per le piante che infetta: in due anni può distruggere una piantagione. La produzione mondiale di banane è di 134 milioni di tonnellate e per 410 milioni di persone nel mondo, abitanti dei paesi meno sviluppati, il frutto dà un terzo all’apporto di calorie giornaliere. Al momento l’apocalisse delle banane non è imminente e il rischio è gestibile, ma gli esperti consigliano di tenere sotto controllo l’epidemia.
La diffusione
Il nome scientifico del parassita è Fusarium oxysporum cubense (Foc) fa parte della varietà Tropical Race 4, si trasmette attraverso l’acqua e il suolo e attacca le radici delle piante di banano facendole avvizzire causandone così la morte. Dopo aver sterminata la Gros Michel ed essere stato dormiente per oltre un trentennio, da pochi anni è tornato all’attacco. Il bersaglio stavolta è stata la varietà di banana che ha sostituito la precedente spazzata via dal fungo, la Cavendish. La regina della banane costituisce il 50% della produzione mondiale, che è di 134 milioni di tonnellate, su oltre mille varietà esistenti. Inoltre copre il 95% delle 17 milioni di tonnellate di banane esportate. Il Foc ha già distrutto le colture di Cavendish in Taiwan, decimato quelle in Australia, si è diffuso in Cina, Malesia, e Indonesia ed è un seria minaccia per le importazioni della Filippine. Nel 2013 la Malattia di Panama era stata segnalata in Oman, Mozambico, Libano e Giordania. Adesso è arrivata in Sud America, in Colombia dove si coltiva principalmente la varietà Cavendish.
Un alimento essenziale
Salvare le banane dalla pandemia che le sta facendo scomparire è importante nei confronti del Terzo Mondo, oltre che per ragioni ambientali ed economiche. Mentre i cittadini dell’Unione europea e degli Stati Uniti consumano quasi 12 chili di banane a testa, nei paesi meno sviluppati la banana è un alimento fondamentale per la sopravvivenza e il quarto più consumato dopo riso, grano e latte. Si calcola che in quei paesi il frutto giallo fornisca un terzo delle calorie giornaliere a un circa 410 milioni di persone.
Nessun rischio
Il parassita resiste ai fungicidi. Per evitare che possa spazzare via tutte le colture esistenti la scienza è al lavoro per produrre, ricorrendo anche all’ingegneria genetica, varietà di banana invulnerabili alla Malattia di Panama, ma senza ottenere risultati. Nell’immediato non sembra comunque esserci il pericolo di trovare i banchi della frutta senza banane o vedere i prezzi schizzare verso l’alto, ma gli esperti dicono che la diffusione del fungo va tenuta sotto controllo per evitare l’irreparabile. In Italia le catene di supermercati non sono allarmate. L’onlus lo Sportello dei Diritti ha raccolto le dichiarazioni dei loro portavoce: “Attualmente non c'è il rischio di una carenza o di un aumento dei prezzi”.