Si fa presto a dire Pos. Lo shopping senza contanti resta unโutopia a otto mesi dalle sanzioni annunciate dal governo per i commercianti che non installeranno la macchinetta nella loro attivitร , piccola o grande che sia. In Terris ha verificato sul campo lo storico ritardo tra le intenzioni e la realtร in materia di pagamenti elettronici. A Roma, nella capitale di un Paese-cardine del G8, mettere mano alla carta per acquistare beni e servizi puรฒ rivelarsi piรน complicato del previsto. In centro, principalmente per lโincessante afflusso di turisti stranieri, il Pos รจ abbastanza entrato nellโuso comune del commercio al dettaglio. Non cosรฌ nei quartieri piรน periferici e popolari. Nel nostro giro degli esercizi commerciali (da Aurelio a Garbatella) abbiamo sperimentato di fatto lโobbligo di usare il contante in varie tipologie di negozi: cartolibrerie, articoli casalinghi, bar-tavole calde, parrucchieri, mercerie.
30 euro di sanzione
Eโ per questo ritardo nella dotazione tecnologica dei commercianti che alla fine il governo ha deciso di spostare a luglio 2020 la data in cui far scattare la norma inserita nel decreto fiscale che riguarda la multa per i commercianti che rifiutano i pagamenti col bancomat (sanzione minima di 30 euro per ogni operazione, piรน una quota che dipende dalla spesa effettuata). โIl motivo รจ che riteniamo essenziale intervenire innanzitutto sui costi di commissione delle carte di credito, per non gravare di ulteriori costi i commerciantiโ, spiega il documento di sintesi della manovra. Rinvio dovuto, precisa QuiFinanza, alla necessitร di chiudere prima gli accordi con gli operatori ai fini di un intervento strutturale sulle commissioni. Come ha confermato il ministro dei Beni Culturali e capodelegazione Pd nellโesecutivo, Dario Franceschini, ci sarร un โcorposo taglio delle commissioni bancarieโ, che al momento rischiano di costare 77 euro a famiglia. Con il circuito dei pagamenti elettronici l'esecutivo ha aperta anche la partita delle commissioni: l'obiettivo รจ abbatterle fino ad azzerarle per i piccoli e piccolissimi acquisti e, se possibile, di venire incontro ai commercianti con un credito sul modello dei benzinai. Anche le multe per chi rifiuta il Pos, comunque, cosรฌ come la riduzione del tetto al contante, scatteranno da metร anno. Mentre scatterร appena convertito il decreto fiscale l'inasprimento delle pene per i grandi evasori, con la soglia dei 100mila euro di imposte evase che farร scattare l'aggravante e il carcere fino a 8 anni. Giuseppe Conte sostiene di non aver subito ricatti sulle multe a chi rifiuta i pagamenti con bancomat e carta di credito: il loro differimento a luglio 2020 viene definito dal presidente del Consiglio una sintesi delle diverse parti non la vittoria del M5S, che aveva espresso perplessitร .
Le rassicurazioni del premier
โAbbiamo fatto due passi avanti: si tratta di un piano di modernizzazione del Paese di riduzione della burocrazia e vogliamo incentivare lโutilizzo della moneta elettronica attraverso un percorso virtuoso con tutti i cittadini โ ha assicurato Giuseppe Conte allโassemblea di Confesercenti -. Con un aumento dei pagamenti digitali non cโรจ alcuna ragione per cui costi di transazione restino cosรฌ. Vogliamo garantirci che il piano di azzeramento o riduzione delle commissioni possa essere realizzato in modo efficaceโ. Inoltre โle misure sui pagamenti con Pos non intendono punire o criminalizzare nessuno, lโobiettivo รจ semplicemente premiare la diffusione di strumenti digitali di pagamento. Non รจ prevista alcuna conseguenza negativa per chi userร il contanteโ. Il tetto al contante e i provvedimenti sullโuso del Pos, quindi, โpartiranno il 1ยฐ luglio in modo rinforzatoโ. Bene lโintenzione del governo di ridurre o azzerare le commissioni sul Pos per il Codacons. โIl governo metta mano alle commissioni interbancarie sulle transazioni con carta, al fine di ottenerne lโeliminazione per i micropagamenti al di sotto dei 30 euro โ sostiene lโassociazione dei consumatori -. Se si introduce un obbligo giusto come quello del Pos in capo a centinaia di migliaia di esercenti e imprese, occorre studiare agevolazioni in favore di chi, a causa di tale misura, subirร spese inevitabiliโ. E โin caso contrario i maggiori costi legati allโobbligo del Pos saranno interamente scaricati da commercianti e aziende sui consumatori finali attraverso un incremento di prezzi e tariffe, con un aggravio di spesa stimato dal Codacons in 77 euro annui a famigliaโ.
La protesta degli esercenti
Costerร alle piccole imprese almeno 2 miliardi di euro in piรน l'obbligo di accettare carte di credito e bancomat, tra canoni, commissioni sulle transazioni e costi di installazione e gestione, stima Confesercenti. โAssociare la moneta elettronica alla lotta all'evasione non va bene. ร un messaggio fuorvianteโ, afferma la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, ricordando che โsiamo il Paese che in Europa ha il piรน alto numero di Pos installati. Dal 2012 al 2018 il numero di Pos attivi in Italia รจ cresciuto del 112%, arrivando a 3,1 milioni; e il volume delle transazioni con carte di debito รจ aumentato del 57%, arrivando a 33 miliardi di euro, 12 in piรน rispetto al 2012. โUn boom che non ha trovato un riscontro proporzionale nel gettito derivante dalla lotta all'evasioneโ, secondo l'ufficio economico dell'associazione. Se si vuole favorire la moneta elettronica nella manovra (obiettivo condiviso dalle imprese, visti gli oneri ed i rischi della gestione del contante) si deve, per Confesercenti, agire abbassando i costi di esercizio della moneta elettronicaยป, per le imprese e per le famiglie. Apertissima, intanto la trattativa con banche e operatori per ridurre le commissioni, anche se il ministro Francesco Boccia assicura che ad esempio Poste โsta facendo un grande sforzo per portarle a zeroโ. E Banca Intesa ha giร fatto sapere di essere pronta ad abbatterle sul 25% delle operazioni cashless, quelle tra i 10 e i 25 euro. Ma i consumatori chiedono di azzerarle proprio per tutti i micropagamenti fino a 30 euro.
Il ruolo delle banche
Il presidente dell'Associazione bancaria italiana (Abi) Antonio Patuelli, ricorda che l'Italia giร dal 2017 ha adottato il regolamento europeo che limita le commissioni interbancarie su carte e bancomat e che nei pagamenti elettronici sono โdominanti i circuiti internazionaliโ. Meglio quindi โpuntare sulla concorrenzaโ tra i vari strumenti per ridurre i costi. โVogliamo promuovere un maggiore utilizzo dei pagamenti digitali โ spiega Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri โ la diffusione dei pagamenti in contante, anche se in calo, รจ ancora piรน alta rispetto agli altri Paesi europeiโ. Il governo lancerร una serie di incentivi e campagne promozionali lavorando allo stesso tempo per ridurre i costi dei Pos per i commercianti e gli altri fornitori di servizi. Dunque, multe per chi non fa pagare con Pos, nell'attesa di un accordo sul calo dei costi delle commissioni delle carte di credito. Il viceministro all'Economia, Antonio Misiani prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche. โNon si possono assumere scelte come lโabbassamento della soglia dei contanti e lโattuazione delle sanzioni sui Pos, previste da un decreto del 2012, se prima non otteniamo lโobiettivo di abbassare le commissioni che gli esercenti pagano per lโutilizzo della moneta elettronica, perchรฉ il patto per la modernizzazione del paese lo dobbiamo fare tutti insieme e tutti devono trarre vantaggioโ. E precisa: โNoi lโazzeramento delle commissioni lo faremo subito, molto prima di luglio. Cโรจ giร un tavolo aperto con lโAbiโ. Il governo intende โtogliere del tutto le commissioni sui pagamenti elettronici di bassi importi e i premi della lotteria degli scontrini, che saranno nel decreto fiscale, andranno anche agli esercenti e non soltanto ai consumatoriโ.
Caos sulle commissioni
Lโassociazione di categoria che rappresenta 350 mila imprese italiane e un milione di addetti non arretra: โL'obbligo di Pos alle condizioni attuali costerร alle aziende piรน piccole oltre 2 miliardi di euroโ. E ciรฒ alimenta il caos. โBasta scuse. Inutile dare numeri a casaccio, tanto piรน che il Governo, nella migliore tradizione italica, ha giร vergognosamente deciso l'ennesimo rinvio sulle multe per chi non accetta i pagamenti con il Posโ, protesta Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando il dato di Confesercenti, secondo il quale l'obbligo del Pos costerebbe alle piccole imprese almeno 2 miliardi di euro in piรน. Inoltre โรจ dall'ottobre del 2002, ossia da ben 7 anni, che la legge emanata dal governo Monti prevede l'obbligo di avere il Pos e di accettare i pagamenti effettuati con carte di debito, mentre le sanzioni sono previste dalla legge di stabilitร del 2016, ossia da quasi 4 anniโ. Certo, riconosce Dona, โvanno anche ridotte le commissioni, su questo siamo assolutamente d'accordo, ma รจ incredibile ed inaccettabile che le norme giร in vigore siano un optional a seconda della convenienza politica e che la legge non sia uguale per tuttiโ. Sull'obbligatorietร dei Pos e delle carte di credito โdeve vincere la logica e ha vinto la logicaโ, osserva il leader M5S e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: โFino a quando non si abbassano i costi non si puรฒ obbligare ad usare questi metodi di transazione, altrimenti รจ un'altra tassa. C'era l'idea di far scattare le multe dal 1ยฐgennaio invece abbiamo deciso di prenderci sei mesi per fare un buon accordo con le banche per stimolare l'uso delle carte di credito e abbattere le commissioni sulle carte e i costi del Posโ.