In Italia 2,7 milioni di persone nel 2018 sono state costrette a chiedere aiuto per mangiare; un terzo concentrate tra Campania e Sicilia. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti diffusa in occasione degli ultimi dati Eurostat sul rischio di povertà nelle Regioni secondo i quali nei territori campani e siciliani oltre quattro persone su dieci sono a rischio, ovvero hanno un reddito inferiore al 60% di quello medio nazionale.
Campania e Sicilia
In Campania, in particolare, la percentuale di persone a rischio povertà è del 41,4% (era 34,3% nel 2017) mentre in Sicilia è al 40,7%, seppur in calo. Si tratta del livello più alto in Ue. Ad avere problemi per mangiare – sottolinea Coldiretti – sono oltre la metà dei 5 milioni di residenti in Italia che, secondo l’Istat, si trovano in condizione di povertà assoluta sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso l’Agea. La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti lo ha fatto attraverso la consegna di pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che per vergogna prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli. Appena 113mila quelli che si sono serviti delle mense dei poveri a fronte di 2,36 milioni che hanno accettato l’aiuto delle confezioni di prodotti. Ma ci sono anche 103mila persone supportate dalle unità di strada. Nel 2018, inoltre, 84mila italiani hanno fatto la spesa gratuitamente negli empori solidali. Tra le categorie più deboli 453mila bambini di età inferiore ai 15 anni, quasi 197mila anziani sopra i 65 anni e circa 103mila senza fissa dimora.