Anna Dedola, Khadija Tihra, Alganesc Fessaha. Questi i nomi delle tre donne che hanno ricevuto sabato scorso, a pochi giorni dal 5 dicembre, Giornata Mondiale del Volontariato, il Premio Volontariato Internazionale Focsiv 2017. La cerimonia si è tenuta nell’Aula Magna della John Cabot University a Roma.
Impegnata in Tanzania, nella regione di Iringa, con le persone colpite dalla piaga dell'Hiv, Anna Dedola si prodiga in particolare con i bambini più piccoli, accudendoli nel Centro Sisi Ni Kesho garantendo loro di ricongiungersi con le famiglie di origine o di andare in adozione. Khadija Tirha si prodiga invece in Italia, per promuovere il rispetto reciproco e la convivenza sociale tra culture ed etnie diverse. Chi salva i profughi da un destino cupo e fa opera di sensibilizzazione sul tema è Alganesc Fessaha.
“La vittoria di tre donne al Premio del Volontariato Internazionale – ha dichiarato Gianfranco Cattai, presidente Focsiv – sottolinea, ai miei occhi e a tanti di noi che da anni sono impegnati nel volontariato in Italia ed all'estero, come questo, nella maggioranza dei casi, sia un impegno, quando vissuto soprattutto in prima persona, al femminile”. Cattari sottlinea che i volontari rappresentano “le risorse preziose per la crescita culturale e sociale dei propri Paesi, ma, soprattutto, sono portatori di un patrimonio di esperienze, valori e competenze capaci di generare un processo propositivo di inclusione ed integrazione nelle proprie comunità per il bene comune”.
Menzioni speciali, che si affiancano a questi tre riconoscimenti, sono state assegnate a Enzo Bianco, sindaco di Catania, John Mpaliza, che cerca di far luce sul dramma vissuto nella sua patria, la Repubblica Democratica del Congo, ed al Venerabile Alessandro Nottegar, fondatore della Comunità Regina Pacis a Verona, ritirata dalla figlia Chiara.