Solo agendo insieme potremo difenderci dalla tratta degli esseri umani e, alla fine, prevenirla“.Ā Lo ha affermato Dimitris Avramopoulos: il commissario europeo per la migrazione haĀ presentato ieriĀ a Bruxelles la sua relazione sui progressi compiuti nella lotta alla tratta di esseri umani.
Il rapporto
“Nonostante i progressi compiuti in alcuni ambiti – aggiunge Avramopoulos – vi ĆØ la necessitĆ imperativa di mettere fine alla cultura dellāimpunitĆ per chi commette reati ed abusi. Le ampie informazioni sulle prassi nazionali e transnazionali contenute nella relazione mostrano la strada da seguire, e la Commissione ĆØ pronta a fornire il proprio sostegno in ogni modoā.
āLe conclusioni di questa seconda relazione sono incoraggianti ma al tempo stesso preoccupanti. Sono stati compiuti grossi passi avanti, ma il nostro obiettivo finale deve rimanere quello di debellare questo reato. Lo dobbiamo alle vittimeā ha concluso Myria Vassiliadou, coordinatore anti-tratta dellāUe.Ā
Dalla relazione emerge infatti che nel periodo 2015-2016 ben 20.532 persone fra uomini, donne e bambini sono state registrate come vittime della tratta nellāUe. āĆ probabile tuttavia che il numero reale ā scrive la stessa Commissione ā sia considerevolmente superiore, poichĆ© molte vittime non vengono individuateā. Le donne e le ragazze continuano ad essere le piĆ¹ vulnerabili alla tratta (68%), mentre i minori rappresentano il 23% delle vittime registrate.
āLa tratta a fini di sfruttamento sessuale resta la forma piĆ¹ diffusa (56%), seguita dalla tratta a scopo di sfruttamento del lavoro (26%). Il numero di azioni penali e di condanne ĆØ basso: sono state segnalate 5.979 azioni penali e 2.927 condanne, e solo 18 condanne per lāutilizzo consapevole di servizi forniti dalle vittime.Ā E' di oggi la notizia di tre ragazze minorenni sequestrate e costrette a prostituirsi lungo la statale foggianaĀ da sei membri di etnia rom.
La relazione conclude evidenziando anche un aumento del fenomeno della tratta di persone con disabilitĆ . āViene inoltre osservato lāuso di internet e dei media sociali per reclutare le vittime e lāaccresciuto rischio di tratta nel contesto della migrazioneā.
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