Centinaia di volontari scendono in strada per contrastare la piaga del colera in Sudan. Senza alcun sostegno da parte del governo sudanese, che continua a parlare di dissenteria diffusa e non di epidemia colerica, a Khartoum si sono sviluppate numerose iniziative locali per aumentare la consapevolezza della popolazione circa la rapida diffusione dell’infezione dell’intestino tenue.
Le iniziative
I gruppi organizzati diffondono volantini e video che spiegano la diagnosi della malattia e i metodi per preparare soluzioni di perfusione a casa e aumentare i metodi di prevenzione. Inoltre, forniscono informazioni riguardo ai servizi di prevenzione e di trattamento presenti localmente. I team inoltre vanno anche nelle moschee, nelle riunioni pubbliche, nei mercati, sui trasporti pubblici, per fornire informazioni su come evitare il colera e come affrontare le persone infette.
Anche diversi medici hanno aderito ad alcune delle iniziative e curano a domicilio le persone contagiate oppure le trasferiscono in reparti di isolamento, gestiti da ospedali o centri sanitari.
Centinaia di morti
In diversi Stati il programma Home-to-Home ha contribuito a individuare la reale portata della diffusione del colera, con gli attivisti che visitano i residenti a casa e individuano le modalità più adatte per affrontarlo. Secondo la National Epidemiological Corporation, solo nello Stato del Blue Nile, i morti per colera sono stati 940. Lo riporta Fides.