Un caso raro e incoraggiante, tale da essere stato illustrato alla Conferenze sull’Aids di Parigi, che si è svolta dal 23 al 26 luglio scorso. Una bambina sudafricana di nove anni, infettata dall’Hiv dalla nascita, non ha più l’infezione e da oltre otto anni non ha più bisogno dei farmaci anti-Hiv.
Si apprende che la piccola – la cui identità non è stata resa nota – è stata sottoposta a terapia subito dopo la nascita e da otto anni e mezzo non ha più sintomi di attività virale.
La riduzione dei livelli del virus nel sangue
La mamma della piccola le aveva trasmesso l’infezione nel 2007, alla nascita. Dopo nove settimane la bambina è stata sottoposto a terapia antiretrovirale per quaranta settimane. Questo approccio all’epoca non era quello standard, ma la bimba era stata inserita in un trial clinico. I livelli del virus nel suo sangue si sono ridotti fino a che l’Hiv non è stato più rilevabile, e la terapia è stata interrotta.
Gli altri casi
Non è il primo caso di guarigione a seguito di questo tipo di terapia. L’approccio precocissimo ha già portato in passato a dei risultati nei bambini: è il caso della ‘Mississippi baby‘, sottoposta alle terapie a trenta ore di vita e rimasta ventisette mesi senza farmaci prima che il virus ricomparisse nel suo sangue; c’è poi il caso di un bambino, in Francia, che da undici anni non assume più farmaci.
La prudenza del Perinal Hiv Research Unit di Johannesburg
“Non crediamo che la terapia antiretrovirale da sola possa portare alla remissione – ha spiegato Avy Violari, responsabile della ricerca pediatrica alla Perinal Hiv Research Unit di Johannesburg alla Bbc online -. Non conosciamo il motivo per cui questa bambina abbia ottenuto la remissione, ma crediamo sia collegata alla genetica o al sistema immunitario”.
Permane comunque il rischio che la bambina sudafricana possa dover ricominciare la terapia in futuro, poiché pur non essendoci traccia di Hiv attiva nel suo corpo, il virus è stato rilevato nelle cellule immunitarie.
Malati di Aids nel mondo
Sono attualmente circa 36,7milioni le persone nel mondo affette dall’Hiv, ma solo il 53 per cento accede alla terapia anti-retrovirale. Secondo Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Disease (Usa), fra i massimi esperti di Aids, “ulteriori studi sono necessari per imparare come indurre una remissione a lungo termine dell’Hiv nei bimbi infetti”.
Speranza rafforzata
Fauci sottolinea che questo nuovo caso “rafforza la speranza”, in quanto dimostra l’efficacia di un trattamento dei bimbi sieropositivi per un breve periodo nell’infanzia: in questo modo – aggiunge – si può evitare loro “il peso di una terapia lunga tutta la vita e le conseguenze per la salute dell’attivazione immunitaria a lungo termine, tipicamente associata con l’Hiv”.