Food waste: lo spreco alimentare diventa emergenza globale

Vengono buttati oltre un miliardo di pasti al giorno, mentre 735 milioni di persone soffrono la fame e un terzo dell'umanità deve affrontare l'insicurezza alimentare

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Foto di Jimmy Dean su Unsplash

Sos per lo spreco di un miliardo di pasti al giorno. Il governo promuove azioni di educazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni sulle caratteristiche di scelte alimentari sane ed equilibrate con effetti sulla prevenzione del sovrappeso, dell’obesità e dei disturbi alimentari. Con un focus particolare anche sulla lotta gli sprechi. La dieta mediterranea, infatti, annovera tra i suoi principi anche il contrasto allo spreco alimentare attraverso la moderazione nei consumi e il recupero e il riutilizzo del cibo. Un’azione di empowerment nei confronti dei più giovani rappresenta una delle modalità di prevenzione più efficaci nei confronti dello spreco alimentare vero e proprio. Cioè quello che avviene nelle fasi di consumo finale, a livello di ristorazione e consumo domestico.  Per spreco alimentare si intende l’insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare, che per ragioni economiche, estetiche o per la prossimità della scadenza di consumo, seppure ancora commestibili e quindi potenzialmente destinati al consumo umano, sono destinati ad essere eliminati o smaltiti. L’affermazione di sistemi alimentari più equi passa necessariamente anche dalla lotta agli sprechi. Basti pensare che secondo l’ultimo rapporto in tutti i continenti si sprecano oltre un miliardo di pasti al giorno. Una situazione paradossale se si considera che nello stesso tempo 735 milioni di persone sono state colpite dalla fame e un terzo dell’umanità ha dovuto affrontare l’insicurezza alimentare.

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Foto di Jakub Kapusnak su Unsplash

Allarme spreco

Si aggrava l’urgenza di correggere gli squilibri nella distribuzione del cibo. Il Waste Resources Action Program (WRAP) distingue lo spreco di cibo in evitabile (cibo e bevande finiti in spazzatura ma ancora edibili, come pezzi di pane, mele, carne). Possibilmente evitabile (cibo e bevande che alcune persone consumano, per esempio le croste del pane, e altre persone no. Ma anche il cibo che può essere consumato se cucinato, per esempio la buccia di patate). Inevitabile (ossi di carne, bucce d’uovo, d’ananas). Per la prevenzione dello spreco alimentare il ministero della Salute indica delle regole. Acquistare senza eccedere nelle quantità. Preparare con attenzione l’elenco di ciò che serve. Fare attenzione alla data di scadenza e distinguerla dal termine minimo di conservazione (TMC). Seguire le indicazioni per la conservazione, con particolare riferimento alla catena del freddo. In ogni caso bisogna considerare che ogni intervento non può prescindere dall’attività dell’educazione alimentare. La Coldiretti ha organizzato il tavolo sul cibo “Be Human e il futuro dei sistemi alimentari globali verso il 2030″. L’incontro è stato organizzato a Roma nell’ambito delle iniziative dedicate all’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”. Fra i presenti Rigoberta Menchú Tum, premio Nobel per la Pace, Heidi Kühn, vincitrice del World Food Prize 2023, Ibrahim Assane Mayaki, inviato speciale dell’Unione Africana per i sistemi alimentari. Assieme al segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo e a Maurizio Martina, vice direttore della Fao.

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Foto di Romain DEL BUONO da Pixabay

Le cause

Il problema reale riguarda – analizza l’organizzazione agricola – la distribuzione delle risorse alimentari e gli squilibri legati al venir meno di sistemi alimentari costruiti “dal basso” e fondati sull’agricoltura familiare che vanno sostenuti e rilanciati. In molti Paesi tali sistemi non sono più in grado di produrre e distribuire cibo sufficiente a sfamare una popolazione globale in crescita, di soddisfare le esigenze nutrizionali, di garantire un accesso equo e di operare in modo sostenibile. Il futuro del cibo e dei consumatori- prosegue la Coldiretti – è messo oggi in serio pericolo da prodotti a base cellulare, gli alimenti creati in laboratorio che gli oligarchi del cibo cercano di spacciare come soluzione ai problemi alimentari e ambientali, ma sono in realtà il frutto di una tecnologia dai contorni oscuri. Con molte incognite che rischiano di cambiare per sempre la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda. Un passo importante – osserva l’organizzazione – per invertire questo fenomeno viene dalla World Farmers Markets Coalition. Che è uno dei dieci programmi della Fao selezionati nell’ambito del progetto di Food Coalition. Con l’obiettivo di sostenere i mercati contadini nei diversi continenti per favorire reddito e occupazione e combattere la fame.

Foto di Jenn Kosar su Unsplash

Food Game

“Acqua: The Circle”, il più grande impianto di acquaponica d’Europa, che non produce rifiuti né emissioni, non utilizza diserbanti, fertilizzanti di sintesi e antiparassitari e aumenta la velocità di crescita delle piante coltivate; Hexagro Hexagro, l’orto urbano verticale. Scuole: il programma Food Game, proposta triennale per studenti delle scuole superiori del territorio Ats Milano che si articola come un gioco a squadre i cui temi spaziano dalla promozione di una sana alimentazione, ai vantaggi di una vita attiva alla correlazione tra stile alimentare e consumo delle risorse naturali. L’aperitivo anti-spreco dei bambini ai Giardini Estensi ha invece coinvolto circa 300 persone tra bambini e famiglie degli Ic Varese 4 e Varese 5. Il Progetto contro lo spreco alimentare della classe 4C della scuola primaria Gasparini del comune di Concordia sulla Secchia ha portato alla realizzazione, grazie al Ceas Tutti per la Terra, un ricettario anti-spreco per favorire una cultura appropriata del cibo, del suo consumo e della sua conservazione e recupero. Infine, Zero sprechi, Solidarietà e Ambiente, il concorso per le scuole secondarie di primo grado dell’Umbria, che ha coinvolto molti studenti sul filo rosso “Umbria che sì, Umbria che no – Rispettiamo il cibo combattiamo lo spreco” (una proposta di Zero Sprechi – progetto 0 Waste contro lo spreco alimentare). Associazioni: il progetto Pasta e Fagioli… con l’Olio – La Dieta Mediterranea Ti fa bene nasce in Sicilia attraverso la legge regionale 12 del 2022 per la valorizzazione della Dieta Mediterranea come simbolo dell’identità dell’Isola e sottolinea l’importanza di uno stile di vita salutare (il progetto, coordinato da Francesco Cancellieri, è dell’Associazione FuturiCittadiniResponsabili). Merenda sana e sostenibile ha invece realizzato la consegna di quasi 2500 porta merenda distribuiti a tutti gli studenti dei comuni di Scandiano e Viano (Reggio Emilia), riduzione dei rifiuti, consumo consapevole e alimentazione sana e sostenibile sono gli obiettivi del progetto che ha anche promosso l’educazione all’alimentazione sana grazie al Ceas Terre Reggiane Tresinaro Secchia, con il contributo di Iren