Durante la Marcia per la Vita di Washington del 19 gennaio scorso centinaia di “pro-life” americani si sono radunati fuori dall'ambasciata canadese a Washington DC per chiedere la liberazione dell'attivista Mary Wagner, in prigione dall’8 dicembre 2017. I manifestanti hanno mostrato striscioni e immagini della giovane canadese a grandezza naturale con slogan come “Libera Mary Wagner, avvocato per diritti dei non nati“, “Basta aborto!”, e “Mary prigioniera di coscienza“.
La manifestazione “Free Mary Wagner“ è stata promossa da padre William Kuchinsky, sacerdote della diocesi di Wheeling-Charleston nel West Virginia che, scrivendo alla testata internazionale LifeSiteNews ha così commentato la manifestazione: “È stato bello vedere la solidarietà di questi amici di Mary Wagner riuniti presso l'Ambasciata canadese durante la Marcia per la Vita. Si sono organizzati rapidamente sollecitati dagli amici polacchi di Mary che hanno a loro volta di recente protestato fuori dall'ambasciata canadese a Varsavia“.
La maggior parte di quelli riuniti fuori dell’Ambasciata canadese negli Stati Uniti sono “Red Rose Rescuers”, un gruppo spontaneo nato in supporto della Wagner e che ha preso il nome dalle rose rosse che l’attivista canadese offre solitamente alle donne che incontra nelle sale d’attesa prima di effettuare l’aborto. I manifestanti di Washington sono stati raggiunti anche da altri sacerdoti battaglieri in difesa della vita, da p. Fidelis Moscinski, CFR a don Stephen Imbarrato, entrambi dell'Arcidiocesi di Albuquerque (New Mexico). La manifestazione “Free Mary Wagner” ha dato modo alle centinaia di migliaia di manifestanti della March for Life la “possibilità di conoscere la storia di Mary che ancora purtroppo rimane in carcere”, ha aggiunto p. Kuchinsky.
La Wagner, 43 anni, è in stato di arresto dopo esser stata prelevata dalla polizia canadese in una clinica abortista di Toronto mentre tentava pacificamente di dissuadere alcune donne dall’intervento di uccisione nel loro grembo del bambino che attendevano. L’attivista pro-life, che ha trascorso finora quasi cinque anni in prigione da quando ha iniziato la sua battaglia in difesa dei bambini non nati nel 2007, è sostenuta da diversi gruppi e movimenti per la vita in diversi Paesi dell’Occidente, da “Fundacja Pro – Prawo do Życia” in Polonia a “Notizie ProVita” in Italia, per non dire del movimento in costante crescita negli Stati Uniti dei “Red Rose Rescues” (per ora diffuso in Virginia, Michigan e New Mexico).
Kuchinsky ha detto che molti altri sostenitori della vita hanno promesso di pregare per Wagner e il suo caso legale. L’ultima apparizione in tribunale di Wagner è stata il 26 gennaio. Il suo indirizzo postale per lettere o manifestazione di solidarietà è: Vanier Center for Women, 655 Martin St., Milton, Ontario, Canada, L9T 5E6.