“Ventimila nuovi casi ogni mese di bambini sotto i 5 anni colpiti da forme gravi di malnutrizione, in media 27 ogni ora”. Save The Children dirama “numeri allarmanti” rispetto alla crisi in atto in Yemen. Numeri “che sono destinati a crescere in modo significativo – sottolinea l’organizzazione – se non verrà interrotto il blocco alle importazioni commerciali e agli aiuti umanitari imposto dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita, che sta portando alle stelle i prezzi dei beni di prima necessità nel Paese”.
È per questo che Save the Children “esprime profonda preoccupazione per le conseguenze del blocco in Yemen, nonostante l’annuncio della ripresa degli accessi di aiuti umanitari nel Paese”.
Secondo l'organizzazione umanitaria, “il blocco totale dei porti di accesso settentrionali dello Yemen imposto dalla coalizione a guida saudita nelle scorse settimane ha aggravato ulteriormente la già grave crisi in corso nel Paese. Decine di spedizioni e voli umanitari che trasportavano aiuti salva-vita sono state rimandati indietro”.
E ancora: “La coalizione ha ora annunciato la riapertura dei canali umanitari, tuttavia sull’accesso ai rifornimenti commerciali attraverso il porto principale di Hodeidah, che gestisce circa l’80% delle importazioni in Yemen, il blocco resta ancora in vigore”, sottolinea Save the Children, secondo cui “a causa del taglio dei rifornimenti, sia degli aiuti umanitari che dei beni commerciali, la carestia potrebbe diffondersi in Yemen nel giro di 3-4 mesi. Sette milioni di persone stanno infatti già incontrando enormi difficoltà nell’accedere anche a un solo pasto al giorno e 14,8 milioni di persone, tra cui più di 8 milioni di bambini, non hanno adeguato accesso a servizi sanitari, con solo meno della metà delle strutture sanitarie funzionanti”.
“Siamo di fronte a una tragedia assolutamente prevenibile e dovuta unicamente a responsabilità umane – conclude la nota di Save The Children firmata dal direttore Tamer Kirolos -. Finché persisterà il blocco alle importazioni commerciali, i bambini dello Yemen continueranno a soffrire”.