Èla legge sull'aborto più apprezzata dai pro-life statunitensi. L'ha firmata nei giorni scorsi il governatore dell'Iowa, la repubblicana Kim Reynolds: vietata l'interruzione volontaria di gravidanza dopo le sei settimane, ossia una volta che il battito cardiaco del piccolo è rivelato. I repubblicani hanno descritto la nuova misura come “un coraggioso passo avanti che permetterà di difendere i più vulnerabili e coloro che non possiedono una voce”. La Cnn, nel riportare la notizia, sottolinea che molte donne non sanno nemmeno di essere incinta dopo sei settimane. Finora in Iowa era possibile abortire fino alle 20 settimane di gravidanza.
Diversi osservatori prevedono che la legge firmata dal governatore Reynolds, tuttavia, sia destinata ad essere fermata dai giudici. C'è un esempio in tal senso: nel 2013 il North Dakota ha approvato una legge simile, che vietava gli aborti oltre le 6 settimane; la norma è arrivata alla Corte Suprema degli Stati Uniti, dove è stata bloccata in modo permanente. L'aborto è legale negli Stati Uniti dal 1973, anno della sentenza della Corte Suprema chiamata Roe v Wade, che ha sancito la libertà di abortire anche in assenza di problemi di salute della donna e del feto.