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Save The Children: “Futuro incerto per i bimbi rifugiati siriani”

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La decisonione di demolire le abitazioni ad Aarsal – città libanese a 124 chilometri a nord-est di Beirut, nel distretto di Baalbek, con popolazione prevalentemente sunnita denominata – rendono incerto il futuro di migliaia di bambini rifugiati siriani e delle loro famiglie. La decisione delle autorità libanesi di radere al suolo qualsiasi struttura utilizzata dai rifugiati che non sia stata costruita esclusivamente in legno o plastica mette in dufficoltà molti dei 40.000 i rifugiati siriani che vivono attualmente nel campo profughi per l'assenza di un'alternativa. Lo denuncia Save the Children. L’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro insieme agli esperti delle ong World Vision e Terre des Hommes confermano che, in quest’area nel nord-est del Libano, sono a rischio abbattimento almeno cinquemila strutture. Le demolizioni andavano concluse entro lo scorso 9 giugno, riportano le autorità libanesi. 

Kit per la costruzione di ripari

Save the Children sottolinea inoltre come alcune famiglie abbiano già iniziato a demolire le proprie case allestendo, nelle zone limitrofe, tende e rifugi provvisori, mentre altre siano in attesa dell’intervento delle autorità. “Ci è arrivato un avviso che diceva che avremmo dovuto abbattere la nostra casa. Lo abbiamo fatto, siamo andati via ma stiamo ancora aspettando che qualcuno venga a darci teli e legna. Il campo intero è stato raso al suolo, non solo la nostra casa. Ho una bambina piccola che ha l’asma e non possiamo continuare a rimanere all’aperto. Stiamo aspettando che qualcuno venga da noi per registrarci e ancora non so dove dormiranno i miei figli”, è la testimonianza di Bushra, 34 anni, madre di tre bambini di 13, 12 e 3 anni che vive ad Arsal da sette anni. Save the Children, in collaborazione con le altre agenzie umanitarie, è tuttora al lavoro per offrire il necessario supporto alle famiglie e ai bambini le cui abitazioni sono state, o saranno, demolite. Nello specifico, l’Organizzazione è al lavoro per garantire la distribuzione di kit per la costruzione di ripari, costituiti da tende, teli di plastica, legna e attrezzi, e allestirà uno Spazio mobile a misura di bambino per offrire ai minori il supporto psicosociale di cui hanno particolare bisogno in questo momento. Con una popolazione di quattro milioni di abitanti, il Libano accoglie fra gli 1,5 e i 2 milioni di siriani, un milione dei quali inseriti nelle liste dei rifugiati delle Nazioni Unite. Un'emergenza profughi che dura da anni e che rischia di far collassare il piccolo Paese dei Cedri.

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Milena Castigli: