Effetto-pandemia sulla salute mentale di bambini e adolescenti. Dell’emergenza-minori si è occupato a Roma il focus organizzato a Villa Aurelia dalla Fondazione Child. Nell’ambito del 16° Seminario internazionale di psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Con la presenza di 50 ricercatori provenienti da oltre 30 paesi. Quasi il 17% dei giovani dagli 8 ai 18 anni ha sofferto di ansia durante il periodo di lockdown. E il 12% di problemi del sonno.
Linee guida
L’83% dei giovani con precedenti disturbi ha riportato un peggioramento delle proprie condizioni di salute mentale. Le due sessioni dell’evento si sono focalizzate su un impatto. Quello della pandemia da Covid19 sulla salute mentale di bambini e adolescenti. A partire da un approccio ai bisogni dei più giovani che si basi sulla tecnologia. Sulla ricerca. Sui dati. Su linee guida internazionali. E sulla formazione costante dei professionisti. Garantendo cure di qualità. E abbattendo lo stigma sulla cura psichiatrica.
Sos bambini
È giunto alla sedicesima edizione il seminario formativo internazionale sulla salute mentale. Promosso dalla Fondazione Child. E dall’Università di Modena e Reggio Emilia. Patrocinato dalla World Psychiatric Association. E dalla Società Italiana di Psicopatologia. Nelle giornate del seminario è stata approfondita la salute mentale dei minori. Secondo l’Oms la salute mentale di un bambino su 4 è stata gravemente minata dalla crisi pandemica. E dalle pur indispensabili misure di contenimento del virus.
Spostamento
Occorre riuscire ad intercettare i ragazzi e i loro bisogni in maniera precoce. Individuando nuovi modelli di cura che tengano in considerazione il loro linguaggio. Bisogna promuovere il graduale spostamento della cura della salute mentale. Dalle grandi istituzioni psichiatriche verso servizi adeguatamente finanziati. E dotati di personale qualificato nelle comunità. Anche con soluzioni innovative e tecnologiche. In base alle esigenze e priorità di ciascun paese.
Digitale
La psichiatria digitale ha ottime prospettive nel lavorare con i giovani proprio perché sono abituati ad utilizzare quotidianamente i dispositivi digitali. Il 93% dei Paesi ha visto una riduzione se non addirittura un’interruzione delle attività dei servizi di salute mentale. Nonostante la richiesta di aiuto sia cresciuta notevolmente (dati Oms, 2021). I costi economici dei disturbi mentali sono stimati da Ocse ogni anno tra il 3,6% e il 4,1% del pil di ciascuna nazione. Di cui 1,2% costi diretti dell’assistenza sanitaria. 1% costi diretti delle prestazioni sociali. E 1,4% costi indiretti legati alla perdita di produttività lavorativa dei pazienti. O di chi se ne prende cura.
Perdita economica
La perdita economica legata ai disturbi mentali è attorno a mille miliardi di dollari. E tuttavia i finanziamenti destinati alla salute mentale sono molto bassi. Costituendo soltanto il 2 per cento delle spese sanitarie nazionali. E lo 0,4% dei fondi per l’assistenza allo sviluppo internazionale. Questa scarsità di fondi contrasta con l’altissimo rendimento atteso degli investimenti in salute mentale. Stimato pari a 4 e 5 dollari. In termini rispettivamente di salute e produttività per ogni dollaro investito. Molti i contenuti originali emersi nell’evento trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione Child. Istituita nel 1998 in collaborazione con SOS Il Telefono Azzurro. La Fondazione Child ha lo scopo di promuovere la cultura dell’infanzia. Attraverso l’approfondimento delle cause e delle terapie dei disturbi dello sviluppo fisico e psico-intellettivo. Del comportamento. E dei disturbi emotivi di bambini e adolescenti.