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Regione, rimosso lo striscione per Regeni

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Si è quasi creato un caso attorno alla rimozione dello striscione di Amnesty International dalla sede della Regione Friuli-Venezia Giulia, lo stesso che campeggia anche in altre città italiane e che chiede, come gli altri, la medesima cosa: “Verità per Giulio Regeni”. Lo striscione è stato tolto ma, per ora, la Regione ha scelto di non commentare l'accaduto, nonostante la presenza di alcuni poster riguardanti il campionato europeo U-21 in corso di svolgimento, che hanno fatto pensare a un avvicendamento. Il presidente Massimiliano Fedriga, in una nota, ha comunque spiegato che “lo striscione non verrà più esposto né a Trieste né in altre sedi di Regione”, precisando che “malgrado non condivida la politica degli striscioni e dei braccialetti, non ho fatto rimuovere lo striscione per più di un anno per non portare nell’agone politico la morte di un ragazzo”.

Il caso

Quello che è diventato ormai il simbolo della richiesta di chiarezza del Paese nella vicenda Regeni, il ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto nel 2016, era stato esposto nello stesso anno da Debora Serracchiani del Partito democratico, allora presidente della Regione, restando in quella posizione, sulla facciata dell'edificio di Piazza dell'Unità, fino a qualche ora fa. Per quanto riguarda la questione dei poster dedicati all'U-21, a esprimersi, prendon le distanze dalla rimozione dello striscione per Regeni, erano state Figc e Uefa: “Con riferimento alla notizia circa la sostituzione dello striscione per Giulio Regeni con alcuni striscioni Uefa Under-21 2019 sul Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste, Uefa e Figc precisano di essere estranee a tale decisione”. E dell'Uefa parla anche il governatore Fedriga: “Perfino la Uefa mi ha dovuto scrivere impaurita da sterili tormentoni che non fanno altro che strumentalizzare il dramma avvenuto. Evidentemente la mia attenzione per non urtare le sensibilità non ha pagato, e ci si sente pertanto legittimati a imporre con atteggiamenti prevaricatori cosa deve o non deve fare la Regione”.

Il precedente

Non si fermano, dunque, le controversie legate al caso Regeni, con un contenzioso ancora aperto con le autorità del Cairo per giungere alla verità e le polemiche interne sulla rimozione o l'oscuramento degli striscioni che lo ricordano. E' di qualche giorno fa, infatti, una vicenda analoga avvenuta a Ferrara, dove lo stendardo esposto era stato oscurato da una bandiera della Lega, sventolata per celebrare la vittoria alle elezioni comunali.

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