Come da consuetudine, il 14 aprile, si è tenuta la Marcia per la Vita e la Famiglia. Essa ha voluto affermare la centralità di questi valori, irrinunciabili per una società fondata su una concezione alta del bene comune. Poiché oggi la persona è diventata un bene di consumo, da scartare quando non è più funzionale. La manifestazione è giunta alla 15esima edizione. Però nei primi sette anni gli eventi si concentravano in momenti di preghiera presso la statua di San Pio all’Ospedale Civico. La partecipazione raggiungeva centinaia di fedeli o sostenitori del progetto. Subito dopo si è pensato di dar luogo ad una marcia perché i partecipanti raggiungevano il numero di diverse migliaia.
L’evento è organizzato dal Forum “Vita, Famiglia, Educazione”, cartello di 71 associazioni, comunità, aggregazioni sociali di varia natura: religiosa, laica o culturale spinte dagli stessi intenti e schierandosi con i più indifesi. Affermando che la famiglia è il centro naturale della vita umana e della società. Con questo avvenimento si ricorda e si chiede a tutti – come scrive un comunicato degli organizzatori – di rispettare il diritto inalienabile alla vita. “La vita che va protetta in tutte le sue fasi”, scrivono ancora.
Il corteo è partito da Piazza Crispi ed ha attraversato il viale della Libertà, Piazza Politeama, Via Ruggero Settimo per arrivare a Piazza Verdi al Teatro Massimo. La marcia è stata seguita con interesse e curiosità dai cittadini e da turisti, numerosissimi per le strade del sabato pomeriggio. Prima dell’avvio della dimostrazione i partecipanti hanno ascoltato delle testimonianze sull’argomento per la promozione dei valori della vita e la famiglia. E’ stato letto il messaggio di apertura di don Fortunato Di Noto dell’Associazione Meter, da anni impegnato contro la pedofilia e lo sfruttamento dei minori. Di seguito il pastore Elia Cascio della chiesa “Parola della Grazia”, con il suo fervore ha attirato l’attenzione della piazza.
Le sigle più in vista sono state quelle del Movimento per la vita, Guide e Scouts S. Benedetto, la Milizia dell’Immacolata, Cav, Forum delle Associazioni Familiari, Alleanza Cattolica, Agon, GRE, Age, ISSPE, redazione di “Palermo Parla, Rinnovamento dello Spirito e numerosi e gioiosi gruppi evangelici aderenti all’Alleanza Evangelica Italiana. Molteplici le parrocchie palermitane e della provincia, rappresentate anche da sacerdoti e religiosi. Diversi i pastori evangelici.
Sostegno ai partecipanti è arrivato dal mondo civile ed ecclesiastico. In particolar modo dall’Arcivescovo di Monreale, dall’Arcivescovo di Palermo, dall’Arcivescovo emerito di Catania, dal Vescovo di Acireale e da Massimo Gandolfini, organizzatore del Family Day. Le marce che si sono svolte o si terranno nel mondo sono numerosissime: Washington, Parigi, San Francisco, Dublino, Manila, Londra, Roma, Varsavia, Zurigo, Berlino, Buenos Aires, L’Aia. Lo stesso giorno manifestazioni simili si sono svolte a Caserta e Milano. Alla fine, è stata celebrata una Santa Messa nella chiesa di S. Ignazio martire all’Olivella.