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Prato, capitale del gioco d'azzardo

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La capitale del gioco d'azzardo è Prato, con una spesa pro capite di 672 euro, seguono Sassari (516 euro) e Como ( 494,4 euro). 

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Secondo l'elaborazione dei dati dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, realizzata da un noto giornale italiano, tra le prime 15 città, dieci sono del centro nord. Milano è all’undicesimo posto, con una spesa media di 414,6 euro e un gettito per l’Erario di 592,6 milioni. Valore superato solo da Roma, dove gli abitanti della Capitale versano nelle casse dello Stato oltre 700 milioni di euro. Fra i comuni più virtuosi: Cagliari, Crotone, Padova, Enna, con una spesa media pro capite per il gaming sotto i 220 euro.
Dallo studio emerge inoltre che nel 2017 in Italia il valore complessivo del gioco d'azzardo è stato di 101,7 miliardi di euro. Tra video lottery, slot machine, scommesse e lotteria della Befana gli italiani hanno speso una cifra superiore a quella di tre manovre finanziarie

Una risposta per combattere la ludopatia

Per combattere la ludopatia il governo ha pronti due decreti attuativi, già inviati alla Commissione europea, che permetteranno di far funzionare le slot-machine solo con la tessera sanitaria. Limitandone così l’accesso solo ai maggiorenni. Secondo le aspettative dell’esecutivo, questo meccanismo permetterebbe di tracciare i giocatori, avendo così la possibilità di individuare anche i futuri precettori del reddito di cittadinanza. Le spese in giochi d’azzardo porterebbero la perdita del sussidio. Il provvedimento, la cui attuazione è prevista per il 1° gennaio 2020, potrebbe, però, comportare numerose criticità per il diritto alla privacy.

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