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Pericoli, giro d’affari e antidoti a una finta festa

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Saranno 10 milioni gli italiani che festeggeranno Halloween, decorando la casa con zucche, trascorrendo la serata con amici o in locali, acquistando un gadget o ricorrendo a travestimenti di vario tipo. Il Codacons sottolinea come la spesa complessiva dei cittadini sarà in linea con quella degli scorsi anni, e si attesterà attorni ai 300 milioni di euro (circa 30 euro a persona). Già da settimane, ricorda Codacons, i negozi e i centri commerciali di tutta Italia hanno allestito per l'occasione le vetrine abbellendole con zucche, maschere e gadget di ogni tipo, e proponendo al pubblico una variegata scelta di articoli in vendita. Da diversi anni la festa di Halloween è entrata nelle abitudini degli italiani, grazie anche alla spinta consumista dei mass media, del commercio e della grande distribuzione – spiega l'associazione – una festa sentita principalmente dai giovani, visto che il 70% del giro d'affari sarà determinato da bambini e da ragazzi al di sotto dei 30 anni. Per feste, eventi nei locali, discoteche e ristoranti si spenderanno circa 150 milioni di euro, per maschere e travestimenti 90 milioni di euro, e saranno onnipresenti zucche in qualsiasi variante (15 milioni di euro) e gadget vari (45 milioni di euro).

Prodotti contraffatti

Proprio con riferimento a gadget e maschere di Halloween, il Codacons mette in guardia “dall'invasione di prodotti cinesi che, puntualmente, in questo periodo dell'anno arrivano nel nostro paese: si tratta spesso di prodotti contraffatti privi di regolare marchio Ce e quindi pericolosi per la salute umana, che possono provocare allergie, dermatiti o intossicazioni”. Un giro d’affari senza radici culturali e religiose in Italia. “C'è la malefica alleanza tra consumismo e fascinazione dell’occulto dietro il fenomeno sempre più irrazionale e dilagante di Halloween”. Lancia un appello, dalle colonne di In Terris, ai genitori e agli educatori per fare attenzione sulle feste e le manifestazioni fintamente innocue di Halloween don Aldo Buonaiuto, sacerdote esorcista da anni impegnato accanto alle vittime delle sette. “Vetrine, finestre degli asili e delle scuole, sono ricolme in questi giorni di raffigurazioni fintamente innocue di cadaveri deturpati, pagliacci horror, persino teschi insanguinati, in una macabra esaltazione della civiltà della morte – puntualizza il sacerdote -. Addirittura, forse per sembrare al passo con i tempi, arrivano via whatsapp gli inviti per festicciole in istituti, palestre, fast food nei quali si mette “scherzosamente” in preventivo che possano accadere imprevisti, fuoriprogramma, visite di entità sovrannaturali”.  Per don Aldo Buonaiuto “basta risalire alle sue origini celtiche per sgomberare il campo dagli equivoci: Halloween non ha proprio nulla di cristiano, anzi la sua radice rimanda alle festività demoniache celebrate in varie parti del mondo da entità occulte che ne hanno fatto il loro 'capodanno' blasfemo. Invece di accendere una candela come si fa nella festa dei Santi, Halloween festeggia ciò che di più tragico si possa immaginare e cioè l'incombere sull'umanità delle forze del male che vogliono spegnere proprio quella luce che Cristo ha portato sulla terra. Per gli operatori delle tenebre, non importa la consapevolezza di chi si presta a questa mascherata. Per loro, cosciente o no, chiunque partecipi direttamente o indirettamente alle celebrazioni di oscure presenze, minimizzate sotto mentite spoglie, corrisponde pur sempre a una vittoria del maligno. E' proprio questa sottovalutazione che fa il gioco delle forze del male”. “Facciano attenzione i genitori a quale porta bussano i loro figli. E i mass media riflettano su quali messaggi diffondere prima di dover piangere vittime e ferite di rituali satanici e di giochi horror, come quello giustamente sventato dalle forze dell'ordine alla periferia di Milano. Nelle città da secoli – prosegue don Buonaiuto – si prega nei Santuari per la “buona morte”, al contrario Halloween si fa gioco (con la scusa di esorcizzarlo) del senso sacro del passaggio alla vita eterna. E così è tutto un rimbalzare multi-mediatico di vampiri, zombi, pipistrelli, mostri e fantasmi, come se tra il mondo e l'aldilà esistessero e andassero omaggiate delle figure a loro modo metafisiche che, sotto sembianze di spiriti, turbano i sogni e la vita delle “persone perbene”. Insomma per duemila anni sono bastati i Santi e gli Angeli custodi, adesso c'è bisogno, per qualcuno ben informato, delle banalità volgari e diaboliche di una falsa ricorrenza creata e propagandata a uso e consumo del più squallido consumismo di riporto”.

I rischi per i bambini

Ci sono “alcune precauzioni da seguire per tutelare il benessere soprattutto dei più piccoli“, raccomanda la pediatra Elena Bozzola, segretaria nazionale della Società italiana di pediatria (Sip), che segnala all'AdnKronos Salute  e ai genitori italiani  una serie di aspetti di cui tener conto. “Innanzitutto il travestimento: non deve essere troppo pauroso perché può allarmare i più piccini. Poi occhio ai trucchi: i bambini amano trasformarsi in animali, mostri e pirati, ma è importante che si usino sempre prodotti controllati, a marchio Ce. L'epidermide dei bimbi è infatti sottile e più delicata, reazioni e irritazioni possono manifestarsi al momento di rimuovere il trucco”. Meglio allora preferire “cosmetici senza alcol e lavabili, evitando la zona intorno agli occhi e alle labbra: per struccarli, poi, meglio evitare le salviettine e usare piuttosto latte detergente delicato o sapone”. Quanto alle maschere, non devono essere di materiali infiammabili, devono riportare il marchio Ce e – nel caso dei più piccoli – non devono esserci punte o bacchette che possono finire negli occhi, o parti che possono staccarsi ed essere ingoiate”. Sempre per i più piccini, meglio evitare anche strascichi o elementi che possono ostacolare la visuale e favorire gli scivoloni. Ad Halloween si moltiplicano le festicciole, a scuola o in casa, e anche qui da noi c'è chi non rinuncia a decorare l'appartamento con zucche e candele. “Attenzione a queste ultime, però: non vanno mai lasciate incustodite quando ci sono bimbi in circolazione”, ammonisce la pediatra Sip. Altro aspetto da tenere d'occhio è l'alimentazione: “Si pensa sempre a dolcetto o scherzetto, ma non bisogna dimenticare le cautele in caso di allergie. All'interno dei prodotti industriali – ricorda Bozzola – possono essere presenti tracce di sostanze allergizzanti: meglio controllare” prima dell'assaggio.  “Occorre fare molta attenzione  nel caso di bimbi con ridotta tolleranza glucidica”, considerate le quantità di caramelle e bon bon che i bimbi finiscono per accumulare. “In generale, i bambini piccoli dovrebbero evitare le caramelle grandi e molto dure, a rischio soffocamento”, conclude la pediatra che suggerisce di sostituire merendine e prodotti pronti con gustose ricette casalinghe.

Giacomo Galeazzi: