L'intesa stipulata a La Valletta con Italia, Francia e Germania non sarebbe l'unico accordo sottoscritto da Malta per risolvere l'emregenza migranti. Secondo quanto riportato dalla stampa locale e anche dal Sunday Times of Malta, infatti, il governo avrebbe stipulato un patto segreto con la Libia, stabilendo un coordinamento tra le forze armate del Paese e la Guardia costiera dello Stato africano, affinché quest'ultima intercetti i barconi dei migranti subito prima del loro ingresso nelle acque del Sar maltese, non appena ricevuta la segnalazione dell'Afm, il servizio di intelligence. L'incontro propedeutico all'intesa maltese sarebbe confermato da una foto apparsa sul sito del Sunday Times of Malta, nel quale viene ritratto il colonnello Clinton O'Neil, vertice di Afm e il vicepremier libico Ahmed Maiteeq, avvenuto a Tripoli.
L'accordo
Al momento non è chiaro se l'incontro fra O'Neil e Maiteeq rientri nei “continui bilaterali condotti da Malta” per far fronte all'emergenza delle migrazioni. Secondo una fonte governativa citata dal Times of Malta, però, l'accordo mirerebbe ad arginare l'arrivo dei migranti sulle coste dell'isola che, stando alle dichiarazioni ufficiose riportate dal quotidiano, avrebbe preso tale decisione facendo leva sulla tutela del proprio territorio: “Ora abbiamo raggiunto un accordo che possiamo chiamare di comprensione con i libici – riporta la fonte citata dal ToM -. Quando c'è un battello che si dirige verso le nostre acque, la Afm si coordina con i libici che li prende e li riporta in Libia prima che entrino nelle nostre acque e diventino di nostra responsabilità”. Una decisione presa perché, altrimenti, Malta “sarebbe stata sommersa dai migranti“.
La critica di Alarm Phone
La notizia è rimbalzata in fretta oltre il Mediterraneo e ha incontrato il disappunto di Alarm Phone, l'organizzazione che monitora le emergenze nel Mare nostrum e segnala alle navi ong le situazioni di più impellente difficoltà: ” “Sebbene non sia una sorpresa, ora è confermato che le autorità maltesi coordinano le intercettazioni in collaborazione con la Libia. Questo impedisce alle persone di fuggire da una zona di guerra e viola le convenzioni internazionali dei diritti dell'uomo“.