Una notizia davvero importante giunge dal cuore del Malawi, nell’Africa sudorientale: il 3 novembre scorso, sull’altopiano del monte Chaone, è stato inaugurato un impianto ospedaliero da destinare all’assistenza medica delle circa 10mila persone che compongono la piccola comunità islamico-cristiana che qui ha costruito la propria esistenza.
La notizia giunge all’Agenzia Fides direttamente dal Malawi, attraverso le parole del missionario monfortano p. Piergiorgio Gamba, testimone del taglio del nastro. Niente di più bello poteva accadere a una regione composta da non più di una ventina di villaggi: qui la maggioranza di persone pratica la fede musulmana, mentre i cristiani non sono che un centinaio. Eppure le due fedi riescono a convivere, come del resto in tutto il Paese, unite da un medesimo stile di vita.
Le missioni monfortane in Malawi e, in particolare, sull’altopiano del Chaone, sono condotte ormai da decenni. Tra le prime iniziative rientrò la costruzione di un mulino, per favorire la lavorazione e il trasporto del mais, principale fonte di sostentamento della popolazione locale, giacché la via che dalla valle di coltura conduce ai villaggi dell’altopiano è percorribile esclusivamente attraverso sentieri pedestri.
L’inaugurazione di un ospedale in un simile contesto significa davvero molto, e assume un valore che va ben al di là della pur fondamentale assistenza medica. Realtà come questa sono, infatti, troppo spesso dimenticate o ignorate.
La cerimonia d’inaugurazione è stata presieduta da mons. Alessandro Pagani, Vescovo di Mangochi di fronte all’intera comunità del monte. Il mattino successivo, stando a quanto riportato ancora da mons. Gamba a Fides, centinaia di persone affollavano già il piccolo ospedale (realizzato dalle associazioni “Amici dell’ospedale del Chaone”) che, durante la sua prima settimana di attività, fornirà assistenza gratuita.