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L'Onu dichiara guerra all'enogastronomia italiana?

Siamo alla pazzia pura”. Così il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, ha definito la crociata che Onu e Oms vogliono intraprendere contro gli alimenti ricchi di grassi saturi, sale, zuccheri, alcol. Tradotto: contro i cibi della dieta mediterranea. Il motivo? L'intenzione di ridurre entro il 2030 il numero di persone nel mondo affette da malattie non trasmissibili, da quelle cardiovascolari alle metaboliche. Così stanno preparando una moratoria per indurre i Paesi membri a frenare il consumo di prodotti ad alto tasso di grassi, sale, zuccheri, anche tramite l'utilizzo di etichette da applicare a questo prodotto. Un po' come avviene per le sigarette insomma, sulle cui confezioni è presente l'avviso che il prodotto “nuoce gravemente alla salute”. Il tema verrà affrontato il prossimo 27 settembre a New York, in occasione della terza riunione convocata per valutare i progressi compiuti nella lotta alle malattie non trasmissibili.

Dunque, se nel mirino dell'Onu e dell'Oms, come si suppone, finissero prodotti del Made in Italy come parmigiano, prosciutto, olio extravergine, “siamo alla pazzia pura”, commenta Centinaio. Che aggiunge: “Ritengono che facciano bene alla salute prodotti come la Coca Cola o altri perché light e poi ci condannano il Parmigiano o altri prodotti dell'enogastronomia italiana. Su questo faremo una battaglia molto dura” ha detto Centinaio in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei. L'industria alimentare italiana si associa al ministro. E per voce dell'Assica, l'Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, afferma che “non esistono cibi buoni e cattivi quando viene incentivato un regime alimentare moderato e variegato, come del resto indica la stessa Dieta mediterranea”.  In un tweet il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia lamenta il rischio di avvisi di pericolo sulle confezioni su produzioni italiane: “Parmigiano, Prosciutto, pizza e olio nuocciono gravemente alla salute, come una sigaretta. #OMS e #ONU dichiarano guerra al diabete e alle malattie cardiovascolari con attacco strumentale e inaccettabile“. ''Una risoluzione di questo tipo, sebbene non comporti l'obbligo di ricevimento da parte degli Stati Membri, causerebbe un considerevole danno d'immagine all'agroalimentare nazionale; basti pensare, infatti, che a essere colpiti potrebbero essere il vino, l'olio d'oliva, il parmigiano reggiano e il prosciutto di parma, prodotti simbolo del made in Italy, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo”, fa notare il presidente di Copagri Franco Verrascina.

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