Hanno fatto il giro del mondo le immagini del disertore nordcoreanoĀ colpito da alcuni proiettili mentre attraversava la zona demilitarizzata al confine tra Corea del Sud e Corea del Nord.
Stupri, maltrattamenti, aborti
La sorte dell'uomo che provava ad espatriare ĆØ facilmente immaginabile: carcere duro fino a data da destinarsi. Nella stessa condizione, nel Paese diĀ Kim Jong-un si trovano anche tante donne, accusate di aver provato a fuggire dalla dittatura comunista. Lo rivela la Commissione Onu per lāeliminazione della discriminazione contro le donne, che si ĆØ riunita nei giorni scorsi per affrontare il dramma che vivono le donne in Corea del Nord.
Dal Palazzo di Vetro si denuncianoĀ le condizioni di detenzione nelle carceri femminili, dove stupri e maltrattamenti sono allāordine del giorno. Spesso vengono costrette ad avere rapporti sessuali con le guardie carcerarie e ad abortire.
Donne discriminate anche fuori dalle carceri
Ma i disagi per le donne nordcoreane si registrano non solo nelle carceri. In base ai dati analizzati dagli esperti, in Corea del Nord le donne sono āsottorappresentate e svantaggiateā nei settori dellāeducazione, della giustizia, della sicurezza e in tutte le posizioni di guida ānelle aree non tradizionali di lavoro”.
Secondo l'Onu, sono diffuse le violenze sessuale nei confronti delle donne e spesso restano impunite. La riforma giudiziaria del 2012Ā ha reso meno pesanti le condanne per gli stupri di minori e le molestie sul posto di lavoro, abbassate da āquattro a tre anniā secondo le informazioni diffuse dallāOnu.
La testimonianza di una disertrice
A confermare le notizie che giungono all'Onu sulle pessime condizioni in cui sono ridotte le donne nordocoreane, giunge alla Bbc la testimonianza di un'ex soldatessa diĀ Pyongyang.Ā Lee So Yeon, arruolata volontariamente a 17 anni e riuscita a fuggire, dopo un altro tentativo andato male, in Corea del Sud, ha raccontato: “Dopo sei mesi o un anno nellāesercito la maggior parte di noi non aveva piĆ¹ il ciclo a causa dello stress e dalla malnutrizione. In realtĆ eravamo sollevate di questo, se lo avessimo avuto sarebbe stato peggio”.
Oltre a scarsa igiene e malnutrizione, Lee So Yeon ha parlato anche di violenze all'interno delle caserme.Ā “Il comandante della compagnia rimaneva nelle stanze della truppa per ore e violentava le donne che erano sotto il suo comando”.Ā