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L'esperto: “Il segreto di una coppia felice”

San Valentino, festa degli innamorati. Una celebrazione che molto spesso viene vissuta come un obbligo a dimostrare il proprio amore verso la dolce metĆ  con tripudi di palloncini, mazzi di fiori, cioccolatini e altri prodotti, tutti rigorosamente a forma di cuore.Ā La ricorrenza prende il nome dal santo e martire cristiano Valentino da Terni. L'associazione con l'amore romantico e gli innamorati, probabilmente, ĆØ legata alla leggenda secondo cui il santo mentre era intento a curare il giardino, avrebbe sentito una coppia litigare. Incapace di ignorare il fatto, avrebbe raccolto una rosa e avrebbe chiesto ai due innamorati di tenerlo entrambi per lo stelo, facendo attenzione a non ferirsi con le spine. Qualche tempo dopo, i due innamorati chiesero all'ormai vescovo di Terni di benedire la loro unione.

Non c'ĆØ rosa senza spine, recita un proverbio italiano. Ma anche le spine – che rappresentano le difficoltĆ  di ogni giorno – possono contribuire a rendere il rapporto di coppia piĆ¹ forte e unito. In Terris ne ha parlato con Marco Scarmagnani, membro dell'Associazione ComunitĆ  Papa Giovanni XXIII e mediatore e consulente familiare, autore del libro “Tre regole per litigareĀ e altri consigli per una coppia felice“, (edizioni Sempre)

PerchĆØ le coppie litigano?
“Lo dico con una sorta di slogan, scherzando. Le coppie litigano per colpa delle tre 's': sesso, soldi e… suoceri. Sono tre temi su cui si confrontano. La sessualitĆ  ĆØ spesso un terreno su cui trovare un accordo ĆØ faticoso, sul fronte dellaĀ gestione del denaro si hanno abitutidini differenti, mentre le famiglie di origine sono un tema delicato. La difficoltĆ  a gestire le lontananze o i confini. Questi sono i motivi tecnici, quelli strutturali sono piĆ¹ semplici: la coppia ĆØ formata da due individui differenti che non possono andare sempre d'accordo”.Ā 

Da dove nasce l'esigenza di rivolgersi a un consulante familiare – quindi un estraneo – per risolvere i problemi?
“Solitamente ci si rivolge a una persona esterna al nucleo familiare perchĆ© il suo pensiero ĆØ piĆ¹ neutro.Ā Ti faccio un esempio: mettiamo che io abbia un problema con mia moglie e vada a chiedere consiglio a mia madre, lei potrebbr avere esperienza, ma il suo pensiero potrebbe essere di parte, anche se nonĀ necessariamente a mio favore. Ci si rivolge a un aiuto esterno, piĆ¹ in generale, perchĆ© non si riesce ad affrontare un determinato problema. Io paragono il lavoro del consulente a quello del medico di base: se ho la febbre, chiedo anche consiglio a chi mi ĆØ vicino, perĆ² se il giorno dopo la temperatura si ĆØ alzata chiedi aiuto a un dottore. Il consulto esterno ĆØ richiesto nel momento in cui, ho provato le cose che conosco io, ho ascoltato consigli di amici e familiari, ho letto un libro, ma il problema rimane. Questo ĆØ il momento in cui ĆØ necessario rivolgersi ad una figura professionale”.

Puoi dirci quali sono le regole “giuste” per affrontare una discussione?
“Intanto ĆØ necessaria una dose di umiltĆ , cioĆØ evitare la tentazione di vincere su tutti i fronti ed evitare di assumere una posizione di superioritĆ , perchĆ© questo lo puoi fare in altri contesti, ma nella coppia non ti conviene mai vincere perchĆ© porti la relazione in una posizione di non paritĆ  e quindi tu, nel momento in cui hai 'vinto' tutto, in realtĆ  hai perso l'altro. Inoltre, possiamo educarci a dare dei confini al litigio, delle regole, delle modalitĆ  con cui esprimiamo la nostra emotivitĆ . E' vero che non ĆØ del tutto controllabile, ma ĆØ educabile. Il consiglio principale ĆØ quello di tagliare corto. La coppia felice ĆØ quella che riesce a troncare velocemente una discussione. Ci sono delle ricerche che hanno messo in evidenza che non ci sono differenze sostanziali nel numero di conflitti tra le coppie felici e quelle disfunzionali, litigano lo stesso numero di volte. L'unica differenza ĆØ che le coppie felici riescono a chiudere abbastanza in fretta i conflitti. E anche su questo ci si puĆ² educare, si fa con l'allenamento come tutte le cose”.Ā 

A volte per evitare un litigio, si rinuncia ad esprimere la propria opinione. Quali possono essere le conseguenze di questo atteggiamento?
“Dipende dal tema. Sono daccordo che alcune volte ĆØ oppurtono lasciar perdere perchĆ© non possiamo impuntarci su tutto. L'arte del lasciar correre, per cose di poco conto ci sta. E' sana questa cosa. Certo non un principio applicabile a tutto, perchĆ© se il conflitto diventa latente la conseguenza ĆØ l'allontamamento all'interno della coppia. Da un estremo c'ĆØ il litigare per ogni cosa, dall'altroĀ il nascondere la polvere sotto il tappeto. Dobbiamo posizionarci nel mezzo. Bisogna saper navigare tra le due posizioni”.Ā 

Lo scontro e il confronto contribuiscono alla crescita della coppia?
“Decisamente, siamo in coppia apposta. L'assenza di confronto lascia entrambi nella nostra posizione iniziale. Siccome anche la relazione ĆØ un processo di crescita, se non c'ĆØ confronto rimango sempre nella mia zona di comfort. Questo processo non ĆØ facile per nessuno. Schopenhauer utilizzava la metafora dei porcospini che quando sono troppo vicini si pungono, mentre seĀ stanno lontani hanno freddo”.Ā 

Sempre piĆ¹ spesso le coppie preferiscono la convivenza al matrimonio. Come mai?
“Molti dicono che cosƬ facendo intendono fare una prova. Personalmente non sono d'accordo: il matrimonio si puĆ² provare solo vivendolo, tant'ĆØ che ci sono delle coppie che prima convivono e nel momento in cui si sposano, si separano. Prendere un impegno formale cambia la prospettiva. Il pensiero che la convivenza sia una semplice prova fa sopportare meglio le difficoltĆ , quando ti leghi, invece, lo stesso problema potrebbe dare piĆ¹ fastidio”.Ā 

Durante un incontro con i fidanzati, Papa Francesco ha affermato che per mantenere in salute la vita di coppia non devono mai mancare le parole “permesso, scusa e grazie”. PerchĆ© sono cosƬ importanti?
“Papa francesco ĆØ molto saggio, non solo per quel che riguarda i fidanzati ma anche nella pastorale. Io trovo che Amoris Laetitia sia un documento veramente bello e spettacolare. Si vede che il Pontefice ha una grande esperienza pastorale, si vede che ĆØ stato vicino alle persone. Si tratta di tre parole semplici di buonsenso, che esprimono la dolcezza dello stare insieme. Se nella vita quotidiana sono parole di cortesia all'interno della coppia si trasformano quasi in una carezza. Amoris Laetitia fa emergere proprio l'importanza dell'essere teneri, ma allo stesso tempo anche forti.Ā L'amore non solo qualcosa di sdolcinato, a volte si ricevono anche parole non dolci o delle delusioni; in questo caso non bisogna crollare, tirare fuori il carattere”.

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