La voce degli ultimi

sabato 2 Novembre 2024
12.1 C
CittĆ  del Vaticano

La voce degli ultimi

sabato 2 Novembre 2024

Le ong scrivono al Governo: “No alla chiusura dei porti”

IĀ destinatari sono Presidente della Repubblica, Governo e Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto. I mittenti una sfilza di organizzazioni:Ā A Buon Diritto, Acli, ActionAid, Amnesty international Italia, Arci, Asgi, Casa dei diritti sociali, Cnca, Emergency, Fcei, Intersos, MĆ©decins du monde Missione Italia, Medici senza frontiere e Oxfam. Il contenuto della lettera ĆØ protestare contro la chiusura dei porti italiani alle navi delle ong, definita “illegittimo”.

La missiva arrivata sulle scrivanie di Roma oggi dalle associazioni umanitarie denunciaĀ ā€œle gravi violazioni delle norme internazionali, europee e nazionali di cui le autoritĆ  italiane si sono rese responsabili, nei recenti casi in cui hanno impedito o ritardato lo sbarco di persone soccorse nellā€™ambito di operazioni di salvataggio coordinate dallā€™Italiaā€.Ā Le organizzazioni evidenziano i vari dubbi e le violazioni delle norme del diritto internazionale del mare, ricordando che lā€™eventuale respingimento in Libia delle persone soccorse costituirebbe ā€œuna gravissima violazione della normativa internazionale, europea e interna, con riferimento sia allā€™obbligo di condurre le persone soccorse in un ā€˜luogo sicuroā€™, sia alle norme in materia di diritti umani e protezione dei richiedenti asiloā€. Alle istituzioni viene chiesto che ā€œin nessun caso venga effettuato (direttamente o indirettamente) un respingimento verso la Libia delle persone soccorse;Ā nellā€™ambito delle future operazioni Sar (Search & rescue) coordinate dallā€™Italia, il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto indichi tempestivamente il porto sicuro di sbarco alle navi che trasportano le persone soccorse;Ā cessino immediatamente le azioni che ostacolano lā€™operato delle Ong e di tutti i soggetti impegnati nelle operazioni di salvataggio in mare e che hanno determinato lā€™aumento del numero di persone morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo (piĆ¹ di 1.400 nel 2018); siano resi pubblici i provvedimenti adottati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, dal ministero dellā€™Interno e da ogni altra autoritĆ  coinvolta in merito al divieto di attracco e di sbarco nei confronti delle navi impegnate nei soccorsi; il Governo italiano promuova unā€™equa distribuzione dei richiedenti asilo tra tutti gli Stati europei non impedendo lo sbarco dei naufraghi ma sostenendo un meccanismo di distribuzione permanente e obbligatorio quale quello previsto dalla riforma del Regolamento di Dublino approvata dal Parlamento europeoā€.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario