Le Hawaii vogliono mettere al bando la plastica nei ristoranti e nei bar. Se ciò dovesse andare in porto, sarebbero il primo stato americano a mettere in atto un progetto simile. Indfati, secondo due proposte di legge, si sta valutando di dichiarare fuori legge sia i i contenitori d'asporto in polistorilo sia di proibire l'uso di posate, cannucce e persino le bottiglie in plastica. Tra gli autori dei provvedimenti il senatore democratico Mike Gabbard, padre della candidata democratica alla presidenza Tulsi Gabbard. Già l'anno scorso, il senatore cercò di far passare la proposta di legge, ma senza risultati. Ora ha dichiarato di volerci riprovare per mettere un freno alla piaga della plastica negli oceani. In caso di un ennesimo fallimento, il senatore valuterà la possibilità di alternative riutilizzabili al monouso.
Già banditi i sacchetti di plastica
Le isole che compongono l'arcipelago situato nell'oceano Pacifico già negli anni passati hanno varato norme per tutelare gli oceani. Dal primo luglio 2015, infatti, è in vigore una norma che mette al bando i sacchetti di plastica dalle casse dei supermercati e dei negozi di alimentari. La contea e la città di Honolulu – sull'isola di Oahu, la più popolata delle Hawaii – ha messo in atto un divieto che proibisce ai negozianti di consegnare sacchetti di plastica alla clientela che si presenta alle casse. Oahu è stata la prima isola ad introdurre questa nuova regola e le Hawaii sono state il primo stato americano a vietare completamente i sacchetti nei negozi di alimentari.