La Caritas di Lahore, in Pakistan, ha avviato un programma di alfabetizzazione in collaborazione con la Pakistan Bible Society, un’organizzazione protestante che traduce, pubblica e distribuisce copie della Bibbia nel Paese orientale. I corsi gratuiti, avviati nel 2014, sono rivolti a donne cristiane povere e analfabete che imparano a leggere e scrivere attraverso la lettura della Bibbia. Da quando il programma è stato avviato, ha formato in tutto 175 ragazze che non avevano mai frequentato la scuola.
Secondo i dati dello studio “Education for All 2015 National Review Report: Pakistan”, stilato dal Ministero dell’istruzione pakistano e dall’Unesco, nel Paese su 184 milioni di abitanti ben il 42% della popolazione è analfabeta. Nell’accesso all’istruzione, esistono enormi differenze tra le aree rurali (dove risiede il 62% della popolazione) e quelle urbane (38% di residenti) e tra uomini e donne. A livello nazionale, due donne su tre al di sopra dei 15 anni non sanno leggere e scrivere e il 35% delle ragazze non va a scuola. Circa 6,7 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione, di cui la maggior parte di sesso femminile (62%).
La Caritas organizza i corsi in cinque diversi centri sparsi in vari “slum” della città. I parroci che ospitano l’insegnamento nei locali della parrocchia contribuiscono finanziando il 30% dei costi, compresi lo stipendio dei docenti e il materiale didattico. P. Joseph Louis, ex segretario esecutivo dell’ufficio Caritas di Lahore, afferma: “Dobbiamo accrescere la motivazione all’istruzione tra i cristiani poveri. Molte famiglie, persino in grandi città come Lahore, non fanno studiare le proprie figlie. È importante usare il pulpito delle chiese per diffondere la consapevolezza”. Il sacerdote aggiunge che “è una sfida convincere i leader cristiani locali che devono spendere del tempo per radunare le persone”. I risultati però sono evidenti: “Ora alcune ex alunne aiutano gli insegnanti nell’educazione dei giovani. Le lezioni offrono anche la possibilità alle leader femminili di ragionare sullo sviluppo della comunità”.