Ćcambiato il vento in Friuli Venezia-Giulia. Dopo la vittoria alle elezioni regionali di Massimiliano Fedriga, della Lega, che ĆØ subentrato come presidente a DeboraĀ Serracchiani, del Pd, la Regione prende un provvedimento in controtendenza con l'ondata gender che invade molte scuole italiane. E lo fa uscendo da Ready, una rete nazionale anti-omofobia, accusata da molti detrattori di voler veicolare l'ideologia di destrutturazione dell'identitĆ sessuale.
No ad attivitĆ monopolio lgbt
“Le istituzioni scolastiche e le famiglie hanno strumenti sufficienti per insegnare e trasmettere i valori del rispetto e della diversitĆ . Ogni altra iniziativa sul tema rischia di essere solo un indebito indottrinamento“.Ā Lo ha affermato l'assessore del Fvg a Lavoro, Formazione, Istruzione, Famiglia, Ricerca e UniversitĆ , Alessia Rosolen.Ā Si tratta di una posizione assunta oggi dalla Giunta, “nel quadro – spiega una nota della Regione – di un complessivo riesame delle politiche regionali relative ai temi dell'inclusione sociale, delle pari opportunitĆ e della non discriminazione. CiĆ² anche in considerazione del fatto che la rete Ready ha approvato nel 2017 un documento dichiarato vincolante per i partner che prevede una serie di attivitĆ , anche amministrative, aventi a oggetto esclusivamente le tematiche attinenti a lgbt”.
Serracchiani: “Fedriga si fa dettare l'agenda da CitizenGo”
Per la Serracchiani āĆØ sconcertante la prontezza con cui Fedriga si fa dettare da fuori l'agenda delle sue delibere: un mese esatto per aderire alla richiesta che giĆ il 30 aprile scorso gli ĆØ arrivata via Twitter da Filippo Savarese, che gli scriveva 'ci aspettiamo lāuscita della Regione dalla #ReteReady controllata dalla Lobby Lgbt! #StopGender'. Questi ĆØ il portavoce di Generazione Famiglia e direttore della piattaforma CitizenGo Italia, l'associazione che ha tappezzato Roma dei manifesti con le scritte 'l'aborto ĆØ la prima causa di femminicidio nel mondo'“.Ā āSe questo ĆØ uno dei compagni di viaggio o degli ispiratori di Fedriga e della sua Giunta ā ha concluso l'esponente PdĀ ā possiamo attenderci quello che giĆ sappiamo: un colpo stridente sul fronte dei diritti civiliā.