ĆĀ stata presentata nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi), a Roma, l'edizione 2018 della 'Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternitĆ ' che si svolgerĆ il prossimo 7 ottobre. “Quest'anno, 70esimoĀ anniversario della Dichiarazione universale, saremo in marcia anche per i diritti umani, tra cui il diritto ad una informazione libera”, ha spiegato Flavio Lotti, del Comitato promotore, aprendo la conferenza stampa di presentazione dell'evento. “L'idea ā ha proseguito ā nasce da incontro con papa Francesco. L'obiettivo ĆØ quello di accrescere la consapevolezza tra i piĆ¹ giovani, per condurli ad una maggiore assunzione di responsabilitĆ : non chiedere la pace, ma fare la pace, concretamente. Innalzando un argine alla violenza dilagante di parole e azioni, alla violenza della dittatura di individualismo e competizione. SarĆ la marcia dei diritti umani e cercheremo di spiegare che la pace c'ĆØ quando si rispettano i diritti fondamentali”.
Padre Zanotelli: “Diranno dell'Italia ciĆ² che dicono dei nazisti”
Presente anche padre Alex Zanotelli, che si ĆØ espresso nel corso della presentazione sulla situazione italiana, in particolare riguardo al tema migranti. āEā un momento molto difficile – ha osservato -.Ā Ho lāimpressione che si stiano commettendo dei crimini incredibili. Diranno di noi ciĆ² che dicono dei nazistiā. Secondo il prete ādobbiamo riprendere coraggio e schierarci, perchĆ© ĆØ immorale quanto sta succedendo”. La Marcia quest'anno sarĆ anche occasione per chiedere al governo italianoĀ la ratifica del Trattato internazionale contro la proliferazione delle armi nucleari. āIĀ governi usano queste armi per incutere terrore e mantenere la profonda ingiustizia del 10% della popolazione che consuma il 90% delle risorseā, ha affermato padre Zanotelli.
“Non parlare di Palestina ĆØ una farsa”
Molto critica nei confronti della Marcia “PerugiAssisi” ĆØ la ComunitĆ palestinese di Roma e del Lazio, il cui presidenteĀ Yousef Salman ritiene che “impostata cosƬ, ĆØ inutile, spreco di tempo e di danaro, ai fini della pace, anzi ĆØ dannosa e al massimo puĆ² servire alla conquista di qualche poltrona nel mondo degli incarichi politici da far occupare a qualche 'compagno-amico' alle prossime elezioni”. Si chiede Salman: “Come fanno lāArci e gli organizzatori della marcia, a parlare di pace, senza dire una parola sulla Palestina, che ĆØ il nocciolo della questione della pace, non solo nellāincendiato Medioriente, ma nel mondo intero? Parlare di pace nel mondo e organizzare una marcia 'di tutti'Ā senza parlare nĆ© condannare i piĆ¹ di 70 anni di occupazione israeliana e di aggressioni alla martoriata Palestina, senza citare lāapartheid sionista contro i palestinesi che lo stesso Desmond Tutu, lāArcivescovo Sudafricano, dichiarava peggiore dellāapartheid sudafricano ĆØ una farsa“. Oltre a non aderire alla “PerugiAssisi”,Ā “invitiamo tutti i nostri amici e compagni alla non partecipazione e al boicottaggio di questa marcia-farsa“, conclude Salman.