La Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, è pronta ad accogliere i migranti minorenni che da oltre una settimana sono bloccati a bordo della Sea Watch 3. Come riporta La Repubblica, in un comunicato stampa, Giovanni Paolo Ramonda, presidente dell'Apg23, ha affermato che l'associazione è pronta ad accogliere i 13 minori.
Il comunicato
“In prima battuta la nostra casa dell'Annunziata di Reggio Calabria potrà accoglierne 6, ma qualora dovessero affidarceli tutti dobbiamo trovare altri 7 posti presso le nostre case famiglia in Italia”, si legge nel comunicato, con il quale Ramonda ha anche esortato i membri dell'associazione ad aprire le porte delle loro case famiglia.
La mediazione della Cei e di don Aldo Buonaiuto
Come già accaduto per il caso della nave Diciotti, la mediazione della Cei e di don Aldo Buonaiuto, sacerdote dell'Apg23, potrebbe sbloccare la situazione. Nei mesi scorsi, grazie alla sua opera e alla collaborazione con l'Unhcr, sono stati intessuti rapporti di collaborazione che hanno portato il ministro degli interni Matteo Salvini a dare il suo consenso per l'arrivo in Italia di due corridoi umanitari che hanno fatto arrivare nel nostro Paese 150 migranti vulnerabili. “Innanzitutto anche le donne e i minori non devono subire i ricatti dei trafficanti. Dobbiamo distinguere tra i carnefici e le vittime che scappano dalle miserie e oppressioni e spesso vengono spinte a salire sui barconi con le pistole puntate – ha dichiarato ad InTerris don Aldo Buonaiuto – Molti Paesi europei chiacchierano con indifferenza spietata senza preoccuparsi di esseri umani che intanto restano in balia delle onde. Italia culla della cristianità accogli Gesù sofferente in questi 'ultimi', pur continuando a denunciare le ingiustizie al fine di coinvolgere l'Europa a occuparsi veramente di questo dramma, non restando inerme a guardare persone che annegano”.
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