Secondo i partner locali del Fondo delleĀ Nazioni UniteĀ per lāinfanziaĀ in Siria, 25 bambini sono stati uccisi in alcuni attacchi aerei sulla cittĆ di al-Quriyah, nella zona orientale della provincia di Deir ez-Zor, sabato scorso. I tre attacchi, denuncia lāorganizzazione umanitaria, hanno colpito aree molto affollate tra cui una moschea durante il momento della preghiera; gli operatori sanitari hanno dovuto estrarre i corpi dei bambini da sotto le macerie.
āIn un contesto di intensificazione delle violenze ā si legge nel comunicato Unicef – gli attacchi contro i bambini in Siria stanno diventando unāabitudine, in totale disprezzo per la loro vita. Secondo il diritto internazionale umanitario, l’uccisione e il ferimento di bambini ĆØ una grave violazione nei confronti dell’infanzia. Nulla giustifica gli attacchi sui bambini – non importa dove essi si trovino – nĆ© sotto quale potere vivano. LāUnicef ā conclude il comunicato – condanna questi attacchi e invita tutte le parti in conflitto a tenere i bambini fuori dai pericoliā. Gli attivisti locali avevano parlato di bombardamenti che avevano causato almeno 30 vittime civili. Ancora sconosciuti gli artefici della strage.
Non ĆØ la prima volta che raid aerei in Siria prendono di mira la popolazione civile e, in particolar modo, i bambini. Diversi gli attacchi anche contro strutture pubbliche e ospedali piĆ¹ volte denunciati dalle organizzazioni umanitarie. Solo un mese fa, fu bombardato l’ospedale a Idlib. Principale accusato, in quella occasione, fu l’esercito governativo di Assad appoggiato dall’aviazione russa. Mosca, dal suo canto, aveva negato ogni addebito smentendo di compiere raid su obiettivi civili.