Intersos in prima linea
Intersos è un’ong italiana umanitaria e senza scopo di lucro. E’ una delle organizzazioni non governative con più collaboratori. Attualmente è presente in 19 paesi del mondo. Fra cui Afghanistan, Siria, Sud Sudan, Iraq e Somalia. Una linea solidale (descritta allo Spazio Maxxi) che indirizza destini individuali e speranze. Tracciando il confine tra chi troverà aiuto e chi no. Tra chi avrà una speranza di futuro e chi non riuscirà ad ottenerla. Lo spettatore sarà così accompagnato lungo un cammino. Fatto di luoghi, sguardi, attimi e storie di vita che negli anni si sono incrociati con quelli di Intersos. E che raccontano la ragione profonda dell’impegno dell’organizzazione benefica. E cioè offrire risposte adeguate e significative ai bisogni delle persone più fragili. Sempre in occasione dei trent’anni di Intersos, lo Spazio Maxxi aprirà nuovamente le sue porte il 3 e 4 novembre. Per ospitare il congresso umanitario “Disordine Globale Crescente”. Durante il quale si rifletterà sulla situazione mondiale attuale. E sulle possibili soluzioni. Alla luce di un aumento repentino di guerre e disordini.
Pagella in tasca
Dieci giorni fa è arrivato all’aeroporto di Torino, il secondo gruppo di quattro minori soli. Beneficiari del progetto “Pagella in tasca. Canali di studio per minori rifugiati”. L’iniziativa è promossa dall’organizzazione umanitaria Intersos. Assieme a Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati. E realizzato a seguito di un protocollo d’intesa con i ministeri degli Esteri, Interno e Lavoro. E con il comune di Torino. I partecipanti sono minori tra i 16 e i 17 anni. Originari del Darfur, in Sudan, e rifugiati in Niger e sono stati selezionati sulla base della loro motivazione allo studio in seguito a una valutazione del loro interesse. Tutti e quattro i ragazzi sono fuggiti da soli verso la Libia prima di trovare protezione in Niger. Con una borsa di studio di 12 mesi, i ragazzi entrano in Italia per conseguire la licenza media. E successivamente proseguire il percorso nella scuola secondaria superiore. O nella formazione professionale. Sono ospitati da famiglie selezionate e formate dal comune di Torino Inoltre ricevono supporto educativo, legale e psicologico.
Senza corridoi umanitari
Cesare Fermi è il direttore per l’Europa di Intersos. “Pagella in tasca rappresenta la prima sperimentazione al mondo di un canale d’ingresso sicuro. Promosso dalla società civile. Dedicato ai minori non accompagnati rifugiati. Attualmente esclusi dai corridoi umanitari. E dalla maggior parte degli altri canali di ingresso regolari – spiega Fermi-. I risultati ottenuti dai ragazzi arrivati nel 2021 offrono una prova fondamentale. Testimoniando quanto sia importante l’accoglienza diffusa. Essere accolti in famiglia, infatti, facilita l’inclusione sociale. E il successo nello studio“. Questi progetti rappresentano “un’alternativa ai viaggi irregolari e pericolosi“. Nei quali “troppo spesso perdono la vita i rifugiati”. E sono al tempo stesso una dimostrazione tangibile di “solidarietà e condivisione delle responsabilità tra gli Stati”, evidenzia Chiara Cardoletti. Secondo la rappresentante Unhcr “l’Italia si dimostra ancora una volta all’avanguardia“.
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