E' emergenza scuola in Medio Oriente e Africa del Nord, dove per milioni di bambini e ragazzi non inizierà il nuovo anno scolastico. E' quanto ha affermato l'Unicef che sottolinea come in queste zone sono 9,3 milioni i giovani fra i 15 e i 17 anni non scolarizzati. Si tratta di un adolescente su tre.
Gli esclusi i più poveri e le bambine
L'Unicef, nella sua nota spiega chese “la situazione non fosse quella che è”, in Siria, Yemen e Iraq, almeno tre milioni di bambini avrebbero potuto essere inseriti in classe. Si tratta di una conseguenza dei conflitti che ormai da anni affliggono questi Paesi. Ad essere esclusi dal processo scolastico sono principalmente i bambini delle famiglie più povere, quelli che vivono nelle aree rurali, tre volte più a rischio, rispetto a quelli che vivono in città- Ma ancora più penalizzate sono le bambine che, una volta raggiunta l'adolescenza, vengono costrette ad abbandonare gli studi per essere impiegate nei lavori domestici o date in sposa precocemente.
Qualità di istruzione mediocre
L'organizzazione delle Nazioni Unite per la difesa dei bambini, inoltre, punta il dito anche sulla qualità dell'istruzione che, soprattutto in Medio Oriente è mediocre tanto che solo la metà di tutti gli scolari soddisfa i parametri più bassi per quanto riguarda le competenze in materia di lettura, matematica e scienze. Il divario tra le competenze acquisite dai laureasti e quelle richieste dal mercato del lavoro, inoltre, aumenta la disoccupazione giovanile nella regione, che è la più alta al mondo. “Ogni bambino ha diritto a un'istruzione di qualità” sottolinea l'Unicef, ricordando che quest'anno si celebrano i trenta anni dall'entrata in vigore della Convenzione sui diritti del fanciullo. L'agenzia ha rivolto un appello a tutti i governi perché, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico contribuiscano a realizzare questo diritto fondamentale.