Donna e maternità non è più un connubio scontato. I dati diffusi oggi dall'Istat sono eloquenti: in Italia una donna su due in età fertile non ha figli. Quelle che non sono madri – sottolinea l'istituto di statistica – tra i 18 e i 49 anni “sono circa 5 milioni e mezzo, ovvero quasi la metà delle donne di questa fascia d’età”.
Il prezzo dell'emancipazione
Numeri impietosi, che sanciscono l'inverno demografico del nostro Paese. “Sono dati drammatici che ci rivelano quanto la maternità sia stata il prezzo che le donne hanno dovuto pagare per ottenere l'emancipazione negli ultimi 50 anni; illuse dalla menzogna che la maternità può essere posticipata senza problemi, alimentando lo sviluppo di tecniche che hanno costi economici e psicologici severi”. È il commento di Emma Ciccarelli, vicepresidente del Forum delle associazioni familiari. “La realtà ci viene rivelata in tutta la sua crudeltà: gli italiani sono sempre di meno, non c'è futuro per il Paese“.
Il Patto sulla Natalità
Così il Forum è pronto nei prossimi giorni (18 gennaio) a presentare il Patto sulla Natalità, che ha l'obiettivo – spiega la Ciccarelli – di “restituire alle donne la libertà di poter fare figli senza essere discriminate sul lavoro, di potersi riappropriare della propria fertilità e di poter scegliere di avere un figlio senza essere condizionate dai problemi economici“.
In cosa consiste concretamente questo Patto? In attesa della presentazione, ne ha accennato qualcosa Gigi De Palo, presidente del Forum, in un'intervista ad Avvenire: “Una cosa è chiara: basta bonus. Ci vuole una misura unica, chiara, forte, che contenga un messaggio: questo Paese premia chi fa figli facendogli pagare meno tasse. O si agisce sull’Irpef e sulla no-tax area, come propone il “fattore famiglia” che da tempo il Forum cerca di far conoscere. O si ragiona su una misura di assegno universale sostanziosa e collegata al numero di figli“.