Otto giovani su dieci desiderano una vita di coppia. È quanto emerge dal rapporto di Eurispes “Sopratutto Io. Coppie millennials tra stereotipi, nuovi valori e libertà” che ha cercato di comprendere se gli stereotipi del passato siano tuttora presenti nell'educazione odierna.
Figli e carriera: binomio possibile?
Il 78,3% dei giovani si vede realizzato in coppia ma, a differenza di qualche decennio fa, i millennials considerano i figli non indispensabili. Per tre giovani su dieci, infatti, per avere una vita appagante e una relazione duratura si può fare a meno dei figli. Nel dettaglio, le ragazze attribuiscono al figlio un'importanza maggiore rispetto ai ragazzi, che rappresentano il 30,3%. Se, poi, si rapportano i figli al lavoro, lo scenario cambia: oltre sette donne su dieci, infatti, ritengono ingiusto rinunciare alla carriera per la prole; fanno loro eco i ragazzi, assertori – per il 53,3% – della parità professionale dei coniugi. A conferma di questa tendenza, il rapporto Eurispes rivela che il 65,8% dei ragazzi non è d'accordo che una donna rinunci alla propria carriera per occuparsi dei figli. Il 34,2%, invece, ritiene che sia opportuno farlo. I numeri del rapporto rilevano un'idea di famiglia su cui influisce lo spaccato reale dei vissuti familiari. Molti millennials, infatti, vivono in contesti con partner spesso conviventi, separati o divorziati. Molti giovani si sono trovati a crescere allevati da un solo genitore e questo parrebbe riflettersi col fatto che circa la metà (il 45,9%) ci tiene che la relazione con il proprio partner sia duratura, mentre aumenta chi pensa a relazioni poco durature (il 17,9%).
Questione di soldi
Anche lo status economico è importante. Per il 24,7% degli intervistati, la scelta del partner è condizionata da fattori economici. Per i ragazzi, la componente economica è più influente che per le ragazze, con un differenziale di circa 6,5 punti percentuali. Il rapporto mostra che i più sensibili al fattore economico sono i giovanissimi: si tratta del 33,6% di quanti hanno un’età compresa tra i 18 e i 24 anni a fronte del 29,7% dei 25-30enni. Un dato rilevante è che le coppie scelgono anche partner di uno stesso status economico, ritenuto più soddisfacente rispetto a un partner con uno status minore.
Corteggiamento: tra “vecchia scuola” e genitori pressanti
Se fino a qualche anno fa all'uomo si delegava il corteggiamento della donna, i giovani d'oggi non sono totalmente d'accordo. Per la metà di loro, rimane in auge la vecchia scuola, ma il 49,2% la pena diversamente. I giovani intervistati hanno rilevato, inoltre, di avvertire le pressioni dei genitori in campo sentimentale: circa un giovane su cinque, infatti, ritiene che i genitori cerchino di influenare le scelte sentimentali dei propri figli.