Un appuntamento non convegnistico ma “diretto ad attrezzare nella risposta operativa all'attuale emergenza politica” e “antropologica italiana occidentale”. Questo l'intento del Primo Seminario nazionale di formazione storico-politica organizzato dal Popolo della famgilia, tenuto il 2 dicembre presso la Domus Novae Bethlem di Roma. Un'iniziativa nata a seguito della pubblicazione, nel mese di luglio 2016, dei ritratti di alcuni protagonisti italiani del “Cattolicesimo politico dimenticato” del Novecento, apparsi su 'La Croce quotidiano'. Fra questi, figure come il beato Giuseppe Toniolo, don Luigi Sturzo, Salvatore Rebecchini, Luigi Gedda, Carlo Francesco D'Agostino e Giuseppe Togni: da questa mini-rassegna, offerta dal giornale diretto da Mario Adinolfi, sono stati tratti i vari interventi del Seminario.
Passaggi fondamentali
Un incontro, questo, destinato ai membri tesserati e ai dirigenti del Popolo della famiglia, fondato nel 2016 proprio da Adinolfi, dall'avvocato Gianfranco Amato e da Nicola Di Matteo. All'appuntamento hanno partecipato circa un centinaio di persone, provenienti da 6 diverse regioni italiane, arrivate per rispondere all'invito a “impostare l’azione civica e politica su radici solide, culturali e nazionali”. L’introduzione è stata affidata alla professoressa Bernarda Raucci e, nella sessione mattutina, si sono avvicendati come relatori P. Giacobbe Elia (Chiesa e totalitarismi: dal XX al XXI secolo), Fabio Torriero (L’Anomalia italiana: dal “Risorgimento” al Sessantotto) e Andrea Rossi (I Cattolici durante e dopo la “guerra civile italiana” 1943-45), chiamati a parlare “di passaggi fondamentali che hanno ancora ricadute sulla storia contemporanea”.
Formazione storica
Nella sessione pomeridiana, sono stati presentati alcuni dei personaggi del “Cattolicesimo politico dimenticato”, a cominciare dall’esponente del Partito Popolare Italiano e poi sottosegretario (nonché dodici volte ministro democristiano) Giuseppe Togni, del quale ha parlato Andrea Artegiani; poi la relazione di Francesco Cappi, nella quale è stata approfondita la vicenda politica ed ecclesiale del prof. Luigi Gedda (1902-2000). Poi è stata la volta di Giuseppe Brienza, giornalista e saggista che, parlando di “Cattolici protagonisti e vittime degli Anni di piombo”, ha rievocato figure come il commissario Luigi Calabresi, Piersanti Mattarella e Roberto Ruffilli. La conclusione dell’evento è stato affidata al Coordinatore nazionale Di Matteo e al direttore de “La Croce quotidiano”, nonché Presidente Nazionale del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, i quali hanno sottolineato l'importanza della formazione storica per riscoprire, a livello politico-culturale, le radici della nostra identità nazionale e cristiana.