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lunedรฌ 6 Gennaio 2025

I 50 anni di un'illusione

Si dice che il tempo aiuta a vedere le cose dalla giusta prospettiva. Ma soprattutto, come insegna il Vangelo, l'albero si riconosce dai frutti. Il 15 agosto 1969  500 mila giovani si riunirono sotto lโ€™insegna โ€œpace e amoreโ€ per un meeting che ha segnato una generazione. Per Elle la giornalista Martha Ghelma รจ andata a Bethel, nel luogo esatto in cui, tra il 15 e il 18 agosto del 1969, mezzo milione di giovani si riunirono per condividere tre giorni di pace, amore e musica.  โ€œLa musica รจ cambiata ma i problemi dei giovani restano sempre gli stessi, anche se ora gli diamo nomi diversi. Ieri era la guerra del Vietnam, oggi sono i conflitti in Medio Oriente โ€“ racconta il direttore del museo al Bethel Woods Center for the Arts, Wade Lawrence, -. Ieri erano le battaglie per la liberazione delle donne e per i diritti dei gay, oggi il movimento #MeToo. Ieri erano il sogno di uguaglianza tra gli uomini di Martin Luther King i pugni chiusi del Black Power alle Olimpiadi di Cittร  del Messico, oggi sono le manifestazioni contro il ritorno dei nazionalismi, e la crescita della xenofobia e del razzismo. Ieri erano le organizzazioni e i primi partiti politici ambientalisti, oggi รจ il climate strike (lo sciopero studentesco mondiale per il clima)โ€. 

โ€œThe Legend of Woodstock 1969โ€ โ€“ Video ยฉ YouTube

Le aspettative di una generazione

Lawrence descrive lo spirito in cui รจ nata We are Golden, la mostra dedicata al cinquantenario di Woodstock. โ€œPer festeggiare i cinquantโ€™anni del festival non volevamo riproporre un viaggio nostalgico per i baby boomer ma ragionare sullโ€™ereditร  di Woodstock โ€“ spiega a Elle -. La nuova esibizione We are Golden propone un confronto senza giudizio sulle speranze, le aspettative e le paure dei ragazzi del 1969 e del 2019. Tra le decine di festival rock che furono organizzati a quellโ€™epoca negli Stati Uniti quello di Woodstock รจ rimasto nella storia non solo per lโ€™inaspettato numero di partecipanti, per lโ€™incredibile copertura mediatica e per la risposta pacifica del pubblico al traffico impazzito, alle piogge torrenziali e alla carenza di cibo e di servizi sanitari; ma perchรฉ quellโ€™evento fu capace di riunire la voce di unโ€™intera generazione in una fangosa fattoria della contea di Sullivan (a due ore da New York)โ€. E aggiunge: โ€œForse per la prima volta nella storia, i giovani americani realizzarono di avere il potere di rendere il mondo un luogo migliore. E capirono che quel potere volevano esercitarlo in modo diverso dai loro genitori: non con lโ€™odio ma attraverso gli ideali di pace e amoreโ€. 

Come nasce una leggenda

In un'America profondamente divisa dalla guerra in Vietnam, appena tre settimane dopo lโ€™atterraggio di Neil Armstrong sulla Luna, gli organizzatori del festival Michael Lang, John P. Roberts, Joel Rosenman e Artie Kornfeld vollero offrire al mondo un po' di sollievo dalla pressione del reale, riferisce Elle. Tre giorni (che poi a causa dei ritardi diventarono quattro) senza piรน guerre, ingiustizie e soprusi per sperimentare, ognuno a suo modo, il suono della parola โ€œlibertร โ€. E se รจ vero che non si puรฒ parlare di Woodstock senza parlare della pioggia (รจ celebre il canto della pioggia โ€œno rainโ€ intonato dal pubblico stremato dallโ€™acqua) รจ altrettanto vero, sottolinea Elle, che alcune tra le performance piรน leggendarie immortalate sotto il cielo di Bethel portano la firma di donne straordinarie: 'l'usignolo' Joan Baez si esibรฌ incinta al sesto mese, Janis Joplin elargรฌ energia allo stato puro, Grace Slick dei Jefferson Airplane e Nancy Nevins degli Sweetwater portarono sul palco forza e fascino, Cynthia Robinson degli Sly & the Family Stone mise lโ€™anima nella sua tromba e Melanie Safka, che non era in programma, si esibรฌ lasciando tutti a bocca aperta. โ€œFu proprio mentre cantava Beautiful people che la gente prese ad accendere e ad agitare candele, fiammiferi e accendini, dando il via ad una tradizione che non ha mai smesso di esistere e che la stessa Melanie ha poi raccontato nella sua canzone Candles in the rainโ€, ricostruisce Martha Ghelma. โ€œNon amo il clichรฉ secondo cui le vecchie generazioni devono per forza demonizzare quelle nuove, ma la realtร  รจ che il mercato musicale contemporaneo appiattisce lโ€™offerta facendola apparire tutta ugualeโ€, puntualizza Lawrence.

La performance della band โ€œThe Whoโ€ a Woodstock โ€“ Video ยฉ YouTube

La realtร  oltre la retorica

Ma Woodstock cambiรฒ davvero il mondo? No, risponde senza esitazioni Eddi Berni. โ€œFu in piena estate che nacque e nei fatti si esaurรฌ in tre giorni il sogno impossibile di avere un mondo fatto di pace, amore e musica โ€“ scrive su Cultweek -. Ovviamente parliamo di Woodstock, quel gigantesco e iconico festival che si svolse in realtร  a Bethel (stato di New York) tra il 15 e il 18 agosto 1969. Si chiama Woodstock perchรฉ in origine doveva svolgersi lรฌ, ma gli organizzatori furono mandati via dalla zona perchรฉ gli abitanti non volevano avere a che fare con cinquantamila giovani che andavano ad ascoltare quella rumoraglia chiamata rockโ€. In realtร  al festival arrivarono 500mila persone. โ€œUn popolo, che da allora fu identificato come quello degli hippie, una categoria che oggi ci sembra vecchia come Garibaldi e Cavour ma che allโ€™epoca era emergente e forte nei suoi valori โ€“ osserva Berni -. Si, perchรฉ oggi possiamo sorridere allโ€™idea di mezzo milione di fricchettoni che per tre giorni si sballano nudi nel fango perdendosi nella musica che andava avanti fino alle 9 del mattino. Ma a Woodstock nella totale disorganizzazione (data anche dal fatto che era la prima volta che si faceva un festival rock) non ci fu nessun episodio di violenza nรฉ di criminalitร . Certo, era un pubblico sedato dallโ€™enorme quantitร  di marijuana ed LSD in circolazione, ma in quella situazione si contarono solo due decessi (una per overdose di eroina, un altro perchรฉ un trattore non vide un ragazzo in un sacco a pelo) assieme anche a due nasciteโ€. L'idea di una societร  piรน giusta fatta di pace e amore e musica era molto bella, ma ovviamente utopistica. โ€œLโ€™ideale del โ€œraduno per stare insiemeโ€ in realtร  era giร  a Woodstock un business importante per gli organizzatori del festival, e divenne il punto di partenza del grande circo del rock a pagamento in tutto il mondo- prosegue Berni -. E gli ideali si sfarinarono di fronte alle realtร  fatte di egoismo e necessitร  che la gioventรน hippie e non solo si trovรฒ ad affrontare qualche anno dopoโ€.

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