Nonostante tutte le difficoltà pratiche, sia gli insegnati che i piccoli studenti non si sono persi d’animo e hanno continuato a studiare. Infatti, lo scorso 22 agosto, come riporta Asianews, la loro scuola è stata abbattuta dall’esercito israeliano perché la struttura – costruita nell’area C, sotto il controllo israeliano, composta sei prefabbricati e finanziata dall’Unione europea – non aveva i “permessi necessari”.
Altre scuole demolite in Cisgiordania
Dall’inizio del mese di agosto, la scuola di Jubbet al-Dhib, è stata la terza struttura scolastica della Cisgiordania ad essere rasa al suolo o privata delle sue infrastrutture. Infatti, come specificato da Asianews, l’unico asilo della comunità beduina di Jabal al-Baba è stato confiscato e in una scuola di Abu Nuwar sono stati tolti i pannelli solari, unica fonte di energia.
Unione europea e Nato preoccupati per la situazione
Sia la delegazione dell’Unione europea in Cisgiordania che l’ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) hanno espresso la loro preoccupazione per la situazione. I membri della delegazione europea hanno ricordato come “tutti i bambini hanno diritto ad un sicuro accesso all’istruzione e gli Stati hanno l’obbligo di proteggere, rispettare e adempiere a questo diritto”. L’Ocha ha sottolineato come per i palestinesi sia impossibile ottenere i permessi per costruire nelle aree C dei territori.