Cala drasticamente il numero totale dei migranti arrivati nell'Ue attraverso la rotta del Mediterraneo centrale. Lo rende noto Frontex, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera a cui è affidato il funzionamento del sistema di controllo e gestione delle frontiere esterne dello Spazio Schengen e dell'Unione europea.
Le cifre
Nella prima metà di quest'anno, il numero totale dei migranti sbarcato in Italia è stato di circa 3.200, l'83% in meno rispetto ad un anno fa. Dati che confermano quelli del Viminale delle scorse settimane che delineavano, fino ai mesi di maggio e giugno, un calo addirittura del 90% degli approdi da Libia e Tunisia. Tunisini, pachistani e algerini sono state le nazionalità più rappresentate. Su scala mensile, in tutto sono stati 1.150 i migranti rilevati a giugno: un dato simile a quello di maggio. Dati in calo anche nel resto d’Europa e delle coste meridionali del vecchio continente, seppure in percentuale inferiore. In particolare, nel Mediterraneo orientale – lungo la cosiddetta “rotta balcanica”, con i migranti che dalla Turchia approdano in Grecia con la speranza di risalire i paesi balcanici ed approdare direttamente nel nord Europa – si registra nei primi sei mesi del 2019 un calo del 16% rispetto al 2018. Complessivamente sono 21.500 i migranti che da gennaio a giugno 2019 provano a raggiungere l’Europa lungo le rotte del Mediterraneo orientale. Ma al contempo si registra anche il maggior numero di approdi irregolari nei paesi del vecchio continente, aumentati del +6% rispetto a maggio. Sono infatti 8.300 i migranti entrati in Europa negli ultimi 30 giorni, 42.000 sommando i primi sei mesi dell’anno. La cifra, raffrontata all’anno passato, rimane comunque molto più bassa ed inferiore di un terzo rispetto a primi sei mesi del 2018. Controtendenza il Mediterraneo occidentale, lungo la rotta molto trafficata tra Marocco e Spagna, dove invece si registra una crescita. Il numero complessivo di arrivi nel solo mese di giugno, subisce un incremento del 55%: sono infatti 2.350 i migranti che nell’ultimo mese entrano nella penisola iberica illegalmente.
Morti in mare
A fronte della diminuzione degli sbarchi in Italia, non calano le morti “invisibili”; quelle dei migranti in mare. Solo nei primi 4 mesi del 2019 nel Mediterraneo sono morte 422 persone, più di tre al giorno. In media si tratta della percentuale di morti più elevata sul totale delle partenze dal 2014. Per non tacere su questo dramma, in Terris, a nome del suo direttore don Aldo Buonaiuto, ha promosso una petizione per Istituire la Giornata del Migrante Ignoto su change.org “da dedicare ai morti invisibili, sui quali non ci si può dividere ma solo onorarne la memoria”.
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