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Fridays for Future, i giovani tornano in piazza

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Fridays for future, il movimento dei giovani per la tutela del clima e dell'ambiente, ispirato da Greta Thunberg, scende di nuovo in piazza per il terzo sciopero globale del clima, dopo quelli del 15 marzo e 24 maggio. Sono previsti cortei in mattinata, in oltre 160 piazze italiane, con un comizio collettivo finale, nel quale parleranno gli attivisti di 173 gruppi locali. 

Una settimana per il futuro

Lo sciopero odierno, arriva in conclusione della #WeekForFuture, la settimana di manifestazioni per il clima indetta da Fridays For Future in tutto il mondo. La settimana è cominciata venerdi 20 settembre con manifestazioni in 130 Paesi nel mondo: secondo gli organizzatori, hanno coinvolto circa 4 milioni di persone. 

Roma

Nella Capitale, migliaia di giovani hanno invaso Piazza della Repubblica. Un corteo (guarda la fotogallery) che si è snodato in direzione della Stazione Termini, partecipato da adolescenti, ragazzi delle medie e perfino da qualche classe delle scuole elementari. Studenti e insegnanti insieme, tanti colori, una Terra gonfiabile che svetta sopra gli striscioni che condannano l'utilizzo di combustibili fossili, il rogo delle foreste e, in generale, il riscaldamento globale. Nel mirino dei giovani finiscono i palazzi del potere, si intonano cori contro Jair Bolsonaro e Donald Trump, contro le grandi industrie. C'è tanto entusiasmo, il percorso del corteo è una marea umana e non manca la consapevolezza, anche da parte dei più giovani: “Di solito parliamo di questo tema nelle ore di Tecnologia – racconta una ragazza di seconda media -. Affrontiamo tutto ciò che sensibilizza sul tema, studiamo il buco nell'ozono e diverse cose sulla sostenibilità. Cerchiamo di contribuire a sensibilizzare per far diminuire un po' il riscaldamento globale e testimoniare anche il nostro impegno. Mia mamma è biologa, fin da piccola ho avuto la passione per il pianeta e le specie che lo abitano. E l'esempio di Greta non ha fatto che aumentarla“.

Palermo

“Voi sulle poltrone a non fare niente, noi uniti per il clima”, “Il mondo non è una discarica”, “Se la Terra brucia, anche voi bruciate con lei”. Sono questi alcuni degli slogan che campeggiano su striscioni e cartelloni portati dagli studenti che hanno “invaso” la piazza davanti al teatro Politeama. Decine di scuole si sono date appuntamento e hanno iniziato un corteo che terminerà a piazza Indipendenza, davanti alla sede del governo della Regione. “Abbiamo l'acqua alla gola e non possiamo aspettare – dicono gli studenti -. Ci rendiamo conto come il cambiamento climatico è una realtà e sta già provocando impatti e fenomeni di frequenza e intensità mai visti nella storia, sconvolgimento degli ecosistemi e della biodiversità che sostiene la nostra vita. Il livello dei mari è salito in maniera preoccupante, in Europa si registrano temperature record per il surriscaldamento globale, non dimentichiamo gli enormi roghi che hanno devastato la Siberia e la Foresta Amazzonica”. 

Milano

“Milano presente, è in piazza per l'ambiente”, Scandendo questo coro, da piazza Cairoli nel centro del capoluogo lombardo, è partito il corteo del movimento giovani per il clima. Stanno partecipando studenti di goni età, dalle elementari all'università, ma anche bimbi più piccoli accompagnati dai genitori. In testa al corte ci sono gli studenti del Politecnico, con un grandissimo lenzuolo su cui hanno stampato i risultati di una ricerca svolta con i docenti sulla curva del cambiamento climatico dal Pleistocene a oggi e con lo scenario futuro. “Se l'umanità non agirà adesso – hanno scritto – causerà danni irreversibili alla vita sulla Terra, che si estenderanno per migliaia di anni”. 

Trieste

Anceh a Trieste oltre mille giovani si sono riversati nelle strade della città per ribadire la necesità di “agire ora”. Parteciperanno anche i sindacati e i genitori che accompagnano i bimbi più piccoli. In testa uno striscione in inglese “Respect existance or expect resistance“. Alle 12.30 è previsto il picnic ecosostenibile e nel pomeriggio un flash mob.

Torino

Ci avete rotto i polmoni“, “Il protocollo di Kyoto non è un film erotico giapponese”, “Cambiamo il sistema non il clima”, sono questi alcuni dei cartelloni che gli studenti hanno esposto nella capitale piemontese. Il corteo partirà da piazza Statuto, attraverserà il centro storico e terminerà in piazza Vittorio Veneto. 

 

Manuela Petrini: