Categories: Sociale

“Figli di coppie gay? La legge non lo prevede”

Logo Interris - "Figli di coppie gay? La legge non lo prevede"

Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: "Figli di coppie gay? La legge non lo prevede"

Si gioca in punta di diritto la questione della trascrizione anagrafica di figli ottenuti all'estero con la pratica della maternità surrogata. La Corte Suprema ha deciso che è opportuno andare a fondo sulla richiesta di due uomini di trascrivere in Italia il certificato di nascita con due padri di un bambino che la coppia ha ottenuto in Canada con l'utero in affitto.

La Cassazione ha deciso di rimettere alle Sezioni Unite la richiesta in questione. “Secondo una lettura sovranazionale ed europea delle normative a tutela della famiglia”, si legge sul sito specializzato in diritto StudioCataldi, “l'ordinamento italiano già da tempo non riconosce come meritevole di tutela solo il legame familiare generato biologicamente ma, in ottemperanza ed applicazione dell'art 8 della Convenzione EDU, lo stato italiano ha più volte riconosciuto che la famiglia ed il best interest del minore si devono avvalere di più ampi riferimenti, come il legame affettivo, l'idoneità genitoriale, essenza del c.d. 'genitore sociale'“.

StudioCataldi rileva, tuttavia, “che sia la legge in materia di fecondazione eterologa sia la normativa che ha introdotto le unioni civili fra persone dello stesso sesso non hanno in alcun modo incrinato il necessario rapporto fra genitorialità e legame biologico“. Pertanto in Italia “la genitorialità intesa in senso giuridico, ampio ed efficace, si riconosce solo a coppie fra persone di sesso opposto“. Sul sito ri rileva inoltre che “vengono a toccarsi questioni attinenti alla carenza di legittimità processuale del sindaco della città, (anche per una possibile chiamata dello stesso al risarcimento del danno procurato al soggetto leso dalla mancata trascrizione nei registri di stato civile) del Ministro dell'Interno e del Procuratore generale”,

E' per questo che la Corte Suprema con un'ordinanza del 22 febbraio scorso ha rimesso le questioni riunite al Primo Presidente, per l'eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, “in ragione e per la risoluzione di questioni di particolare importanza”.

redazione: