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Etiopia, Cbm lancia la campagna “Ferma il contagio” contro il tracoma

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Tra le tante malattie che affliggono l’Africa, ce n’è una della quale si parla troppo poco: è il tracoma, una infezione dell’occhio che – se non curata con antibiotici specifici – porta alla cecità. Il tracoma è endemico nelle regioni più povere di: Nordafrica, Medio Oriente, subcontinente indiano, Australia, Sud-est asiatico e colpisce in particolar modo i bambini tra i tre e i cinque anni.

Nel mondo, le persone divenute non vedenti a causa di questo batterio, il Chlamydia trachomatis, sono 2 milioni. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), inoltre, a livello globale ci sono oltre 150 milioni di bambini che sono stati infettati e rischiano di diventare completamente ciechi. L’infezione si diffonde facilmente in condizioni igieniche precarie attraverso il semplice contatto.

L’Etiopia

In Etiopia su 91 milioni di persone, circa 1 milione è cieco e 4 milioni sono ipovedenti. Nella Regione Amhara, 1 bambino su 2 se non curato rischia di diventare cieco. Per fermare questa malattia subdola e dolorosa, da oltre tre anni Cbm Italia Onlus lavora, nel Paese africano, al fianco dell’Oms applicando la strategia “Safe” (Surgery, Antibiotics Facial cleanliness Environmental improvement) che si articola in 4 fasi: trattamento medico chirurgico della trichiasi, distribuzione di antibiotici per curare l’infezione, educazione alla corretta pulizia e igiene del viso e del corpo, miglioramento delle condizioni igienico-ambientali.

Cbm Italia, inoltre, ha appena lanciato la campagna “Ferma il contagio”. Tra i nuovi obiettivi, quello di curare 13.500 persone, distribuire antibiotici ad almeno 450 mila persone a rischio di contagio, costruire 150 nuovi pozzi e sistemi idrici per dare una fonte di acqua pulita a 90 mila persone e sensibilizzarne 67.500 sulle pratiche igieniche.

Christian Blind Mission

La Christian Blind Mission (Cbm) è un’organizzazione internazionale, interconfessionale e senza scopo di lucro. La finalità dell’organizzazione è quella di attuare programmi e progetti di prevenzione e cura della cecità e di altre forme di disabilità fisica e mentale nei paesi in via di sviluppo. È stata fondata nel 1908 dal pastore protestante Ernst J.Christoffel e oggi è un network internazionale con 10 sedi nazionali – compresa l’Italia – e con 12 uffici regionali nei paesi in via di sviluppo aiutando ogni anno più di 13 milioni di persone. Nel 1989 l’Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto ufficialmente Cbm come “Organizzazione professionale nella prevenzione della cecità”.

Milena Castigli: