Lo Yemen in piena guerra tra esercito saudita e ribelli houtni è isolato via mare, cielo e terra da inizio mese. In questo contesto diventa importante l'impegno del Comitato Internazionale della Croce Rossa ad acquistare migliaia di litri di gasolio per alimentare gli impianti idrici e consentire l'arrivo di acqua. Il blocco totale dei rifornimenti imposto dalla coalizione a guida dell'Arabia Saudita, infatti, ha lasciato nove città senz’acqua.
Una misura “straordinaria e tampone”, dice il direttore della Croce Rossa in Medio Oriente Robert Mardini, come riferisce La Repubblica. Così si fornirà “acqua pulita a un milione di persone per un mese” appena nei centri di Hodeida e Taiz. “L’organizzazione non era tenuta a farlo”, puntualizza Mardini aggiungendo che “l’importazione di carburante deve ricominciare al più presto“.
Un allentamento del blocco, avvenuto sabato scorso, ha permesso ai primi quattro aerei dell'Onu di atterrare a Sana'a carichi di 1.900 dosi di vaccini. Mentre una nave contenente 5.500 tonnellate di farina è riuscita ad attraccare nel porto di Hodeida.
Si stima che siano 2,5milioni le persone senza acqua pulita. L'epidemia di colera ha già fatto 2.211 morti dall'inizio della crisi e si registrano 945mila casi sospetti, se non si interviene la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente.
E non è finita: nel Paese c'è la più grande emergenza di sicurezza alimentare al mondo, con 17milioni di persone colpite, ovvero i due terzi della popolazione. Sono sette i milioni di abitanti che dipendono totalmente dall'assistenza alimentare e la malnutrizione acuta mette a rischio la vita di 400mila bambini: Save the Children stima che ne muoiano 130 al giorno per fame e malattie.