L'inverno demografico, il crollo delle nascite, è un fenomeno che interessa tutti i Paesi europei. Per individuare i problemi sociali che sono alla base di questo problema, nei giorni scorsi si sono riuniti a Vienna i vertici delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa (Fafce). “Non c'è tempo per aspettare – si legge in una nota dei presenti -. Non ci sono scuse. Dobbiamo agire, per il benessere delle persone anziane, per il futuro dei nostri figli”.
Il consiglio direttivo del Fafce ha indicato in sei punti di urgenza le priorità per l'agenda europea: 1) aumentare la consapevolezza del problema del blocco delle nascite e l'urgenza di agire in questo campo con iniziative internazionali; 2) sviluppare politiche per la famiglia, riconoscendola come luogo insostituibile per la nascita e la crescita delle nuove generazioni; 3) considerare le politiche familiari non solo come un semplice sostegno sociale, ma come politiche di sviluppo per il bene comune; 4) sostenere le giovani generazioni, spesso scoraggiate da politiche e culture inadeguate e individualiste, nel loro desiderio di natalità; 5) promuovere cure palliative e servizi domiciliari per difendere la dignità della vita fino alla sua fine naturale; 6) mettere la famiglia al centro delle politiche nazionali.