Il numero degli sfollati dall'inizio degli scontri armati a Tripoli e dintorni sale ancora: sono 42mila. Lo scrive l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha) in un aggiornamento sulla situazione.
I dati
L'Ocha – come riferisce l'Ansa – sottolinea che un bambino è rimasto ucciso e altri tre feriti in attacchi aerei negli ultimi tre giorni, secondo i partner del settore sanitario. Il conflitto armato continua ad impattare le strutture sanitarie – prosegue la nota -, come con i bombardamenti che il 28 aprile hanno danneggiato un ospedale a Espeaa, a sud di Tripoli: fatto che comporta l'evacuazione e l'interruzione temporanea dei servizi sanitari. Ben 3.350 rifugiati e migranti rimangono intrappolati in centri di detenzione situati in aree colpite dai combattimenti o in aree a rischio di conflitto armato. Come afferma una nota dell'associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) ripresa da Agenzia Stampa Italia, in base al bilancio fornito dai medici libici oggi fino ore 13.00 ci sono 300 morti di cui 90 minorenni e 100 donne, ci sono più di 40 mila sfollati di cui il 50% donne e il 25% minorenni. La nota spiega, inoltre, che nei prossimi giorni saranno operate 45 donne e minorenni da un chirurgo francese presso l'ospedale di Bengasi.