Innanzitutto vorrei ricordare, come lui stesso ha dichiarato, che il sacerdote ha ricevuto dei provvedimenti e dei divieti. Questo ha un peso non indifferente nella Chiesa. Io posso solo augurarmi che lui torni in piena e totale comunione con il suo vescovo. Nel giorno dell'ordinanzione, il futuro sacerdote promette di essere in comunione con il suo vescovo, i suoi confratelli e il Papa. Questo è il sacerdote che la Chiesa riconosce“. E' quanto ha dichiarato don Aldo Buonaiuto, direttore di In Terris e membro dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, intervenendo in diretta alla trasmissione di Rai1 “Storie Italiane”.
Il caso delle sedicenti “suore”
Don Aldo ha sottolineato che le sedicenti “suore” in realtà “non si potrebbero chiamare suore, sono laiche che forse hanno ricevuto voti privati. Forse si sono associate e vivono una vita di preghiera, ma non possono essere chiamate suore. Però, non possiamo e non dobbiamo escludere la buona fede di queste donne“. In un servizio mandato in onda dalla giornalista e conduttrice del programma Eleonara Daniele, alcuni genitori di queste donne lamentano l'impossibilità di vedere e avere qualsiasi tipo di contatto con le proprie figlie. “Se queste persone vogliono seguire il Vangelo, devono tornare nella Chiesa cattolica”. “I luoghi sacri devono avere un riconoscimento dalla Chiesa per il culto cattolico e più in generale anche dallo Stato. La chiesa è intervenuta e sta facendo i suoi passi – ha ribadito don Buonaiuto -. Vorrei sottolineare che nessuno ce l'ha con quelle donne o con quelle persone. Ma chi si reso è conto che questo sacerdote è andato fuori strada è bene che torni a farsi guidare all'interno della Chiesa. I cristiani devono seguire Cristo, non dobbiamo idolatrare gli uomini, ma essere fedeli alla Chiesa”.
I presunti veggenti
La trasmissione, inoltre, ha mandato in onda un servizio dove ancora una volta ha mostrato un uomo che ha dichiarato di avere presunte apparizioni della Madonna. A questo proposito, don Aldo ha affermato: “Tanti pseudo veggenti, santoni, persone che dicono di avere apparizioni, riescono ad abbindolare chi si trova in un particolare momento di disperazione o fragilità. Purtroppo né in Italia né da nessuna parte in realtà, non abbiamo strumenti per dire a queste persone di fermarsi”.