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Cold case, 60 mila persone scomparse in Italia

E'Ā un esercito di fantasmi. Persone uscite di casa la mattina e mai piĆ¹ ritornate la sera.Ā In Lombardia ĆØ entrato in vigoreĀ Progetto Missing, un nuovo protocollo per la ricerca delle persone scomparse e lā€™aiuto alle loro famiglie. Sul territorio sono impegnati i volontari della Protezione Civile dellā€™associazione nazionale Carabinieri e dellā€™associazione ā€œPenelopeā€ che attivano il protocollo di intervento ogni volta che giunga una segnalazione direttamente dai familiari o da altre associazioni.Ā ā€œPenelopeā€ ĆØ laĀ onlus delle famiglie e degli amici delle persone scomparse, ĆØ stata costituita nel dicembre 2002 ed ĆØ una associazione composta da famigliari e amici di persone scomparse.

Supporto psicologico

A unirsi nella Onlus sono stati i precedenti comitati spontanei sorti per tutelare le famiglie che si sono trovate sole ad affrontare il dramma della scomparsa di un familiare senza avere alcun aiuto nella ricerca dello scomparso, supporto psicologico e legale, e risposte da parte delle istituzioni centrali e periferiche.Ā ā€œIn qualsiasi caso vanno sempre informate le autoritĆ  locali e invitati i familiari a sporgere denuncia di scomparsaā€, spiegano i promotori diĀ Progetto Missing. I volontari che mettono in pratica il nuovo protocollo intervengono tempestivamente a supporto dei familiari tramite volantinaggio, affissione di fotografie in luoghi pubblici, stazioni ferroviarie, parchi, centri commerciali e altri potenziali luoghi utili alla ricerca dello scomparso. ā€œLa finalitĆ  dellā€™iniziativa ĆØ quella di evitare lunghe attese, da parte dei familiari, prima dellā€™intervento delle forze dellā€™ordine e avere notizie e informazioni utili sulla persona scomparsa, guadagnando cosƬ ore di tempo preziose nella speranza che la stessa possa essere ritrovata – precisano i promotori diĀ Progetto MissingĀ -. Non si tratta di una duplicazione di competenze ma di un supporto in attesa dellā€™intervento ufficiale delle forze dellā€™ordine. Lā€™associazione Penelope ci fornisce costantemente dati inquietanti e la famiglia ha un notevole giovamento nel non sentirsi sola o peggio abbandonata in un momento cosƬ delicato nel quale deve far fronte ad un evento imprevisto e drammatico. Eā€™ fondamentale avere persone professionalmente preparate e di cuore al loro fianco come primo interventoā€.

Collaborazione con le forze dellā€™ordine

Gli individui di cui non si sa nulla sono ā€œtanti quanti gli abitanti di una cittĆ  di medie proporzioni come Savona o Materaā€, sottolinea il prefetto Giuliana Perrotta, commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, impegnata aĀ intensificare la collaborazione con i prefetti, le forze dellā€™ordine e le autoritĆ  giudiziarie ā€œnella consapevolezza che la scomparsa ĆØ un fenomeno sociale e non ĆØ destinato a cessareā€. Saranno presto introdotti meccanismi di prevenzione e conoscenza del problema, ā€œanche perchĆ© sono tante le scomparse di genere e quelle dei minori, soprattutto stranieri non accompagnatiā€. Per fronteggiare la situazione il prefetto Giuliana Perrotta ritiene ā€œdoveroso prospettare nelle competenti sedi istituzionali la questione della rideterminazione della dotazione organica della struttura organizzativa commissariale per adeguarla alle mutate e gravose esigenze di coordinamento operativoā€. Gli scomparsiĀ sono le persone di cui sono perse le tracce e non ritrovati nemmeno piĆ¹ i corpi. ā€œGente come il fisicoĀ Ettore Majorana, scomparso misteriosamente la sera del 25 marzo 1938, a 31 anni, e mai piĆ¹ riapparso – riferisce lā€™Agi -. O come il professorĀ Federico CaffĆØ, economista, uscito dalla sua casa di via Cadlolo, un'elegante strada di Monte Mario, il 15 aprileĀ 1987 senza farvi piĆ¹ ritornoā€. ƈ un esercito forato da 59.044 persone.

Misteri da risolvere

Il prefettoĀ Giuliana Perrotta, una lunga carriera al vertice del palazzo prefettizio delle province di Enna, Lecce e Cagliari e, dal 18 marzo, Commissario straordinario del governo per le persone scomparse. ā€œIn una dicitura, Commissario ai misteri italiani – evidenzia lā€™Agi -.Tuttavia dal 1974 al 30 giugno 2019 le denunce di scomparsa nel nostro Paese sono state 236.656 e, tra queste, 90 mila circa hanno riguardato donne, di cui lā€™85% sono state ritrovate, ma di questi ritrovamenti lā€™1,3% era di corpi senza vitaā€.Ā In generale, rispetto alle 236.656 denunce, molte persone sono state ritrovate, perĆ² ci sono ancora da rintracciare 59.044 persone, di cui il 75% ĆØ rappresentato da minorenni, la stragrande maggioranza dei quali stranieri, pari al 67% della cifra delleĀ persone da rintracciare. Un dato questā€™ultimo, spiega il prefetto Perrotta aĀ Libero, legato, ovviamente, al fenomeno migratorio e si riferisce al periodo 2015-17 e allā€™allontanamento dai centri di accoglienza. ā€œSpesso sono sedicenti minori perchĆ© privi di documentiā€. E i minori italiani? Se ĆØ vero che la maggior parte degli allontanamenti si risolve in modo positivo con il ritorno a casa dei ragazzi, ricorda Giuliana Perrotta, ā€œĆØ anche vero che negli ultimi 5 anni abbiamo registrato dati che fanno riflettere: 350 casi in piĆ¹ dal 2014 al 2018ā€. Ci sono i minori affidati agli istituti che si occupano proprio di loro, che spesso scappano e ā€œnoi indaghiamo sulla cause dellā€™allontanamento perchĆ© cā€™ĆØ sempre una motivazione e nellā€™ultimo semestre ā€œsono stati 419 gli allontanamenti volontariā€.

Mai smettere di cercare

Ci sono, poi, le donne e le bambine (sono il 34% delle denunce) su 6.761 casi denunciati nellā€™ultimo semestre. E gli anziani, che sono il 6% e riguarda soprattutto over 65 ā€œcon problemi psicologiciā€. Si smette mai di cercare una persona scomparsa? ā€œMaiā€ risponde il prefetto Perrotta. ā€œAdesso, poi, con le nuove tecniche che la scienza ha messo a disposizione, si cerca di risolvere anche i cosiddettiĀ cold case. Bisogna poter riconoscere bimbi rapiti anni fa, oggi adultiā€. Da ultimo un consiglio: denunciare subito la scomparsa di un parente, un amico, figlio o figlia. Entro le 24 ore. Non indugiare. ā€œPrima partono le ricerche, meglio ĆØā€.Ā In tutte le cittĆ  statunitensi i cartelli “missing” sono diventati un arredo urbano, con quelle foto dai colori sbiaditi, gli sguardi ancora felici. Secondo l'Fbi i casi sono oltre seicentomila allā€™anno negli Usa, poco meno di 500mila sono ragazzi sotto i 18 anni. Un incubo descritto daĀ Repubblica.Ā Amanda, Gina e Michelle sono le piĆ¹ famose in ordine di (ri) apparizione: resuscitano in una notte di maggio dalla porta rossa di una casa di legno e alluminio in un sobborgo di Cleveland dopo una vita nelle mani di Ariel Castro, poi morto suicida in carcere. Patrick, 14 anni, fisico minuto e occhi grandi, ĆØ svanito a Brooklyn. Sono le gocce nel mare delle persone scomparse negli Stati Uniti, un'onda nera che sommerge il paese, una paura ancestrale che nei sondaggi supera anche il terrorismo: nessuno sa come difendersi, nessuno ĆØ immune.

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