Mi auguro che il ministro Salvini sia politicamente e culturalmente orientato a chiudere i greenshop che commercializzano l'uso ricreativo della cannabis e faccia sentire la voce del suo sottosegretario alla sanità, che oggi in commissione ha assecondato la linea attendista e irresponsabile del ministro Grillo. Diversamente, dovremmo legittimamente pensare che il Governo Penta-Leghista favorisce la crescita di un fenomeno che danneggia la salute dei nostri giovani, come asseriscono tutte le istituzioni sanitarie. Per questo ci auguriamo che la nostra proposta di legge venga presto assegnata in commissione per iniziare l'iter legislativo e arrivi in aula nei giusti tempi. Fermo restando che se venisse emanato un decreto legge per la loro chiusura, saremmo disponibili a votarlo”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli che ha depositato la proposta di legge per la chiusura dei green shop, ossia dei rivenditori di cannabis light. Sul tema si è speso nei giorni scorsi il ministro della Famiglia, con delega alle politiche antidroga, Lorenzo Fontana, che in un’intervista a La Stampa è stato chiaro: “Mi riconosco nella formula della ‘tolleranza zero’. E non liberalizzerò la cannabis. Penso ai genitori: non credo vorrebbero che i loro figli fumino”.