La famiglia nel nostro Paese è troppo poco valorizzata sul piano culturale e pochissimo sostenuta sul piano politico“. E' quanto ha dichiarato il cardinale e arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, intervenuto agli Stati generali dell'economia organizzati dal Comune di Genova.
Rispondere alle esigenze dei cittadini
Per l'ex presidente della Conferenza Episcopale Italiana “gli Stati generali dell'economia esprimono la volontà di considerare il lavoro precondizione affinché le esigenze dei cittadini non restino senza risposta“. Il porporato, all'indomani della certificazione dell'Istat dulla decrescita demografica dell'Italia e commentando il cosiddetto “bonus bebè light”, ha sottolineato che “le pezze calde umiliano più che aiutare, ma non possiamo però prescindere da quello che è lo stato sociale. Perché una società talmente perfetta da annullare lo stato sociale non esiste, nemmeno in nord Europa”.
Un messaggio “all'uomo pubblico”
Inoltre, concludendo il suo intervento, il cardinale Bagnasco ha rivolto un messaggio “all'uomo pubblico” al quale vengono richieste “competenza e onestà che però sono insediate dall'arroganza e dalla paura: di fronte all'accecamento dell'intelligenza neanche le competenze resistono – ha spiegato l'arcivescovo di Genova – ma anche la paura è un grande nemico perché paralizza, rende incapaci rispetto a ciò che invece si sa fare e che si sa di dover fare. Nella vita di un Paese, l'arroganza da una parte e la paura dall'altra, hanno fatto molti danni“.